L’Associazione Ristoratori di Cefalù Horeca, presidente Giuseppe Provenza, ha richiesto azioni urgenti a sostegno del settore dell’imprenditoria della ristorazione a causa del caro energia, gas e inflazione in una apposita nota indirizzata al Sindaco del Comune di Cefalù, alla giunta e al consiglio comunale.
Portando a conoscenza della drammatica situazione in cui il settore si è ritrovato a partire da luglio 2022, dovuta agli spropositati ed ingiustificabili aumenti dei costi delle materie prime e dei servizi luce e gas (e della conseguente inflazione derivante). Questi ultimi rincari, per le imprese vanno ben oltre il +300/400%. Una morsa che ad oggi ci sta stritolando ben oltre le già pessime situazioni dovute alle conseguenze dell’emergenza sanitaria, e che adesso sta mettendo in grave difficoltà ed impossibilità di solvenza moltissimi imprenditori.
Il rischio concreto è che da qui ai primi sei mesi del 2023 diverse imprese saranno costrette a chiudere temporaneamente o definitivamente, con la consequenziale perdita di innumerevoli posti di lavoro e di sviluppo economico. Ed indicando che i settori più esposti sono la Ristorazione, gli Alberghi, il commercio al dettaglio e la media e grande distribuzione alimentare che da luglio ha visto triplicare( o quadruplicare) le bollette luce e gas rispetto a luglio del 2021.
In assenza di interventi specifici e nuove misure di sostegno, il numero di imprese che potrebbero cessare l’attività è destinato ad aumentare anche all’interno del settore della ristorazione nello specifico, causando così una forte frenata all’economia locale.
Per tanto con la nota l’associazione dei ristoratori di Cefalù chiedono all’ Amministrazione Comunale un sostegno concreto in termini economici (da intendersi come sgravi di imposta) a tutela del “patrimonio” rappresentato dalle locali imprese di somministrazione che ad oggi rischiano seriamente la morosità nei confronti degli esattori, il fallimento e tutte le conseguenze per le innumerevoli risorse umane impiegate nei settori, oltre che un deleterio crollo d’immagine per tutta la città.
Sulla base dell’estrema urgenza dettata proprio dalle scadenze, vi è quindi la necessità di mettere in campo tali aiuti da subito. Come rappresentanti di categoria, l’associazione chiede, che l’amministrazione faccia quanto in suo potere per sostenere le imprese locali e con esse l’intera comunità.
Per tanto con la nota si fa richiesta al Sindaco, agli Assessori competenti e a tutta l’Amministrazione comunale di Cefalù, a fronte della drammatica crisi economica originata dai rincari del costo dell’energia, di assolvere alla propria responsabilità compiendo ogni sforzo necessario al superamento di una così grave vertenza, sollecitando il Governo Nazionale e Regionale ad un intervento immediato e risolutivo per sostenere gli Enti Locali, permettendogli così di supportare le Attività in difficoltà insistenti sul territorio, i cui bilanci sono ad oggi strutturalmente privi di risorse utili.
Chiedendo come aiuto diretto ed immediato per le imprese la riduzione concreta della quota variabile della tari per tutto il 2023, la riduzione concreta della tassa di concessione di suolo pubblico per tutto il 2023 e la rateizzazione tributi locali per debiti pregressi, pur avendo altre rateizzazioni in corso con il Comune.
la nota è firmata dal:
Presidente ARCH, Giuseppe Provenza
e il Direttivo A.R.C.H.
Antonio Serio
Marco Garofalo
Nicola Mendolia
Pasquale Guercio
Alessandro Valenziano
Antonio Castiglia
Angelo Daino
Gioacchino Guercio