I tifosi del Palermo rischiano di restare a casa durante le prossime trasferte.
A comunicarlo è la stessa società di viale del Fante, attraverso un suo comunicato: “Su segnalazione del rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti presso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, siamo stati informati che, in occasione delle trasferte di Messina e Nola, i tifosi al nostro seguito si sarebbero resi protagonisti di episodi al vaglio dell’Osservatorio stesso. Indipendentemente dalle decisioni che saranno assunte a seguito dei fatti accaduti, è certo che il ripetersi di siffatti comportamenti potrebbe determinare l’assunzione di provvedimenti restrittivi a danno di tutti coloro che vorranno seguire la nostra squadra nelle prossime trasferte“.
La domanda che ci poniamo è: possono pagare tutti per gli errori di pochi incivili? La risposta è ovvia, ovvero no, ma la realtà dei fatti è che, ad oggi, le società sportive hanno pochi mezzi concreti per potere prevenire episodi di violenza, soprattutto nelle gare in trasferta. Pur tuttavia, se i propri tifosi commettono intemperanze, in alcuni casi previsti dal codice di giustizia sportiva rischiano di ricadere nella fattispecie della responsabilità oggettiva e quindi subire multe.
Sul fronte della tifoseria il rischio invece è che, soprattutto nelle gare da bollino rosso, la trasferta venga chiusa con il risultato che i tifosi civili ed onesti non possono seguire la propria squadra del cuore.
Ma cosa si può fare allora? Una soluzione sarebbe quella di potenziare la figura dello SLO (Supporter Liaison Officer), ovvero il rappresentante dei tifosi che si occupa, tra le altre cose, di gestire i rapporti fra società, tifosi ed organi di ordine pubblico. Purtoppo in Italia è una figura poco conosciuta, ricoperta dalle società professionistiche quasi esclusivamente per ottenere la licenza UEFA. Eppure, in altre europee, tale figura ha un ruolo attivo nella prevenzione di episodi di violenza, essendo a stretto contatto sia con il mondo del tifo organizzato che con il resto dei supporter della propria società sportiva.
Al di là di ciò, i tifosi del Palermo, che si sono distinti negli anni per correttezza e rispetto dell’avversario, devono cercare nel loro piccolo di isolare questi individui, al fine di prevenire intemperanze di ogni genere e quindi potersi recare in trasferta in maniera civile ed ordinata. Il calcio è passione e spirito di appartenenza, non un occasione per fare i protagonisti e danneggiare le atttività commerciali altrui.
Viva il calcio e viva i tifosi, anima di questo sport.