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La battaglia

Palermo, è morto Vincenzo Agostino: una vita a cercare la verità per il figlio Nino

domenica 21 Aprile 2024
Vincenzo Agostino

E’ morto Vincenzo Agostino, 87 anni, che per tanti anni si è battuto per ottenere giustizia per la morte del figlio Nino, l’agente di polizia assassinato dalla mafia, assieme alla moglie incinta Ida Castelluccio, l’8 agosto del 1989.

Era conosciuto per il suo impegno e per la lunga barba bianca: l’avrebbe tagliata solo dopo che fosse stata fatta verità sui mandanti del duplice omicidio e sul depistaggio delle indagini. Sua moglie, Augusta Schiera, era morta nel 2019, ma Vincenzo Agostino ha continuato senza sosta la sua battaglia fino all’ultimo.

LE REAZIONI

“Con Vincenzo Agostino scompare uno dei simboli di testimonianza antimafia e di impegno della società civile. Insieme alla moglie non ha mai smesso di lottare, con grande coraggio e forte determinazione, alla ricerca della verità sull’omicidio del figlio Nino e della nuora Ida. Ai familiari giunga il profondo cordoglio e la vicinanza mia personale e dell’intero governo regionale“. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime il suo cordoglio per la morte di Vincenzo Agostino, protagonista di un costante e coraggioso impegno contro i crimini della mafia e per la ricerca della verità“. Lo si legge in una nota del Quirinale.

 

 

A nome mio e dell’amministrazione comunale, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Agostino. Il suo impegno civile, finalizzato alla ricerca della verità sulla morte del figlio Nino Agostino, l’agente di polizia ucciso, insieme alla moglie Ida Castelluccio, dalla mafia, deve continuare a rappresentare uno sprone per le istituzioni e la magistratura per arrivare a una verità completa su questo omicidio“. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

 

“Oggi il mondo dell’antimafia perde un instancabile cercatore di verità: Vincenzo Agostino, da anni in attesa di sapere i nomi dei mandanti dell’omicidio di suo figlio Nino e della nuora, Ida Castelluccio, che era incinta. La sua barba era diventata il simbolo di una giustizia attesa. Con lui, da consigliere comunale, ho condiviso la rinascita di Palermo. Spero che la sua battaglia, portata avanti nelle scuole, possa avere al più presto una risposta“. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Ars.

 

“Un uomo che ha lottato una vita intera, instancabilmente, per avere giustizia per la morte del figlio Nino, l’agente di polizia assassinato dalla mafia, assieme alla moglie incinta Ida Castelluccio, l’8 agosto del 1989. Una lotta per la verità, che troppo spesso tarda ad arrivare in una terra che continua ad avere fame di onestà e di legalità. Adesso si è ricongiunto in cielo con il figlio Nino, che valorosamente ha dato la vita per servire le istituzioni, la nuora Ida e la moglie Augusta. Vincenzo conoscerà finalmente la verità su questi truci omicidi e sui depistaggi alle indagini. Le battaglie di Vincenzo sono e continueranno ad essere le nostre battaglia, in nome di chi ha combattuto senza esitazione, a scapito anche della propria vita, per affermare la legalità in questa terra”. Queste le parole di Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi, candidato capolista circoscrizione “isole” al Parlamento Europeo col Movimento Cinque Stelle.

Esprimo profondo dispiacere per la scomparsa di Vincenzo Agostino, padre coraggio dell’agente di Polizia Nino e suocero di Ida Castelluccio, entrambi uccisi in modo barbaro nell’agosto del 1989. Ha lottato con tutte le sue forze per arrivare alla verità su quel terribile eccidio che si portò via anche il nipotino che era nel grembo della madre. La lunga barba bianca era diventata il simbolo nazionale del coraggio di un padre e di un siciliano che non si arrendono davanti ai depistaggi e ai silenzi, ha continuato a combattere anche dopo la morte della moglie Augusta Schiera. Ora è compito delle Istituzioni restare a fianco della famiglia affinché sia scritta l’ultima parola sull’omicidio di un servitore dello Stato e della sua giovane moglie, a distanza di 35 anni. Ai figli e ai nipoti le mie più sentite condoglianze”. È quanto dichiarato dal deputato regionale di FDI, componente della Commissione Regionale Antimafia, Marco Intravaia sulla morte di Vincenzo Agostino.

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