“La bicicletta come mezzo di trasporto ideale nel passaggio dal lockdown alla normalità”. Questa la proposta rilanciata dall’esponente nazionale di Più Europa Fabrizio Ferrandelli.
“Ecco che torna in campo la mia visione di mobilità dolce e sostenibile. Altro che nuove, insostenibili e fallimentari linee del Tram – precisa Ferrandelli – L’ho ribadito stamane in Commissione Bilancio agli assessori al bilancio e alla mobilità, convocati alla presenza dei vertici Amat e della ragioneria generale. La condizione che stiamo vivendo a causa di un’emergenza che ci sta togliendo tanto, ci può portare però verso una nuova prospettiva. Una ripartenza che può può darci molto, se saremo in grado di rimodulare il nostro pensiero e la nostra azione.
Anche nei prossimi mesi l’accesso ai mezzi pubblici sarà limitato per tenere le distanze fra le persone, e l’uso delle auto private potrebbe portare traffico e inquinamento. Quale migliore mezzo della cara, vecchia e accessibile, bici? Rilancio quanto sostenuto in questi giorni dalla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) in una lettera aperta in relazione all’ipotesi di far salire sui mezzi pubblici un numero contenuto di passeggeri (muniti di mascherina e guanti) tale da rispettare la distanza di un metro imposta dai decreti anti-Covid. Detta soluzione sicuramente ridurrà il rischio di contagio, ma allo stesso tempo comporterà che un alto numero di passeggeri abituali, non riuscendo a usufruire dei mezzi pubblici e in mancanza di valide alternative, farà ricorso all’utilizzo dei mezzi a motore privati.
Fiab propone la percorribilità di tutte le corsie preferenziali alle biciclette, la possibilità di parcheggiare le bici sui marciapiedi, la realizzazione di Zone 30 (dove la velocità massima consentita è 30 km all’ora), una campagna di comunicazione per la mobilità dolce e sostenibile, convenzioni con le società di bike sharing, agevolazioni per acquisto delle biciclette.
Ho appena depositato una mozione che raccoglie queste proposte – conclude Ferrandelli – e ne rilancia altre (mutuate dal lavoro tra associazioni e consiglieri comunali di Trento) come l’istituzione di ciclo- parcheggi protetti nei punti di interscambio, la creazione di un Ufficio biciclette, l’istituzione di nuovi percorsi ciclabili e progetti casa-lavoro, casa-scuola con dotazione di rastrelliere e servizi”.