Con il rilascio da parte dell’Istat dei primi dati relativi alle edizioni del 2018 e del 2019, ha preso avvio la diffusione progressiva e continua dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, prevista con cadenza annuale, del Comune di Palermo. Rispetto ai censimenti tradizionali vi è un grande vantaggio in termini di frequenza di aggiornamento delle informazioni e di tempestività nel rilascio delle stesse. Le prime informazioni diffuse riguardano la popolazione per sesso, età e cittadinanza, il grado di istruzione e la condizione professionale.
A Palermo, al 31 dicembre 2019, sono state censite 647.422 persone, di cui 309.030 maschi e 338.392 femmine. Rispetto al 2018 si è registrata una diminuzione di 5.298 abitanti, pari allo 0,8%, mentre rispetto al Censimento del 2011 la diminuzione è di 10.139 abitanti, pari all’1,5%. Questi dati confermano il trend decrescente del numero di persone residenti a Palermo che si registra già da diversi anni. Osservando i dati riferiti ai censimenti passati, si può notare come il picco sia stato raggiunto nel 1981, con quasi 702 mila persone residenti, che 10 anni dopo si sono ridotte a quasi 699 mila unità, per poi flettere a 686.722 residenti nel 2001 e – infine – a 657.561 residenti nel 2011 e 647.422 nel 2019. Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2019 si sono registrati 5.4 nati, in diminuzione di 142 unità (-2,5%) rispetto al 2018. Il numero dei nati si conferma pertanto ai minimi degli ultimi 50 anni[1]. I nati di sesso maschile sono stati 2.835, in diminuzione del 3,9% rispetto al 2018, mentre quelli di sesso femminile 2.659, in diminuzione dell’1,0%. Il numero dei decessi nel 2019 è stato pari a 6.502 unità, in diminuzione del 2,9% rispetto al 2018. I morti di sesso maschile sono stati 2.919, in diminuzione del 5,9% rispetto al 2018, mentre quelli di sesso femminile 3.583, in diminuzione dello 0,3% rispetto al 2018. La serie storica a partire dal 1980 del numero di nati e di morti fa registrare un trend crescente del numero di morti (+14,1% dal 1980 al 2019), ed un trend fortemente decrescente del numero dei nati (-57,6% dal 1980 al 2019). Con riferimento al movimento migratorio (al netto delle iscrizioni e delle cancellazioni per altri motivi), si sono registrati 9.360 immigrati, in aumento del 3,5% rispetto al 2018. Con riferimento alla provenienza, sono aumentati gli immigrati da altri comuni italiani (7.878, +5,0%) mentre sono diminuiti gli immigrati dall’estero (1.482, -3,8%). In termini di composizione percentuale, l’84,2% degli immigrati proviene da altri comuni del territorio nazionale, mentre il 15,8% dall’estero. Rispetto al 2018 è aumentata la quota di immigrati da altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di immigrati dall’estero: le due percentuali erano rispettivamente 83,0% e 17,0%. Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 12.893 emigrati, in aumento del 3,9% rispetto al 2018. Con riferimento alla destinazione, sono aumentati gli emigrati verso altri comuni italiani (11.521, +4,6%), mentre sono diminuiti gli emigrati verso l’estero (1.372, -1,7%). In termini di composizione percentuale, l’89,4% degli emigrati si è diretto verso altri comuni del territorio nazionale, mentre il 10,6% si è diretto verso l’estero. Rispetto al 2018 è leggermente aumentata la quota di emigrati verso altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di emigrati verso l’estero: le due percentuali erano rispettivamente 88,8% e 11,2%. A Palermo, al 31 dicembre 2019, risultano iscritti in anagrafe 25.522 cittadini stranieri. Rispetto al 2018 il numero degli stranieri residenti è diminuito di 231 unità (-0,9%). Nel 2014, in conseguenza del completamento delle operazioni di revisione dell’archivio anagrafico sulla base dei risultati del 15° Censimento generale della popolazione, il numero di cittadini stranieri era diminuito del 15,2%. Erano infatti stati cancellati dall’anagrafe tutti i cittadini stranieri che non sono stati censiti nel 2011 e per i quali gli ulteriori accertamenti predisposti dal Servizio Anagrafe hanno dato esito negativo.
Nei cinque anni compresi fra il 2014 e il 2019, il numero degli stranieri è diminuito dell1,8%. Se però allarghiamo il confronto al decennio compreso fra il 2009 e il 2019, si registra un incremento del 5,4%. Se poi, per una completa valutazione del fenomeno, consideriamo anche i cittadini stranieri che negli anni hanno acquisito la cittadinanza italiana, la presenza straniera diventa più consistente: sommando gli stranieri residenti (25.522) e gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (4.002), ci avviciniamo a quota 30 mila (29.524), valore più elevato del 17,4% rispetto al 2009 e del 4,4% rispetto al 2014. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione è passata dal 3,7% del 2009, al 4% del 2010, al 4,5% del 2012 e del 2013. Nel 2014, a causa del ridimensionamento determinato dalla revisione anagrafica, l’incidenza è scesa al 3,8%, nei due anni successivi è risalita al 4%, nel 2017 è scesa al 3,8% e nel 2018 è risalita al 3,9%. A queste percentuali va poi aggiunta l’incidenza dei cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana, pari allo 0,1% nel 2009 e cresciuta fino allo 0,7% nel 2018 (nel 2019 è pari allo 0,6%). A Palermo vivono due consistenti comunità straniere, che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli stranieri: i bengalesi (cittadini del Bangladesh) e i singalesi (cittadini dello Sri Lanka). I primi al 31 dicembre erano 5.405 pari al 21,2% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in aumento dell’1,2% rispetto al 2018. I singalesi al 31 dicembre 2019 erano 3.428, pari al 13,4% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in diminuzione rispetto al 2018 (-1,5%). Seguono, quindi, i rumeni, con 3.214 residenti (12,6% del totale degli stranieri), i ghanesi, con 2.586 residenti (10,1%), i filippini, con 1.761 residenti (6,9%), i tunisini, con 1.056 residenti (4,1%), i marocchini, con 1.026 residenti (4,0%), i cinesi, con 997 residenti (3,9%), i mauriziani, con 867 residenti (3,4%), e via via tutti gli altri Paesi, per un totale di 130 diverse cittadinanze. A Palermo nel 2019 sono stati celebrati 2.615 matrimoni, 372 in meno rispetto al 2018 (-12,5%). Rispetto al 2009 il numero dei matrimoni è in forte diminuzione: -911 unità, pari a -25,8%. Approfondendo l’analisi per rito, si rileva che nel 2019 sono diminuiti sia i matrimoni religiosi (-11,9%) che i matrimoni civili (-13,5%). Rispetto al 2009, invece, i matrimoni civili sono diminuiti del 6,2%, mentre i matrimoni religiosi sono diminuiti del 32,8%. Nel 2019 i mesi in cui si sono celebrati più matrimoni sono stati quelli estivi: da giugno a settembre si sono celebrati 1.798 matrimoni, pari al 68,8% del totale. I mesi con il minor numero di celebrazioni sono stati invece i primi tre mesi dell’anno e il mese di novembre. La stagionalità è molto più evidente nei matrimoni con rito religioso: 1.1.346 matrimoni religiosi, pari al 77,0%, sono stati celebrati nei mesi estivi, mentre soltanto 9, pari allo 0,5%, nei primi tre mesi dell’anno.