Dai grandi brand che approdano in città, alle piccole realtà artigianali da tutelare. Il Comune di Palermo ha recentemente salutato l’approvazione del nuovo piano commerciale. Documento che incentiverà gli investimenti delle firme nazionali ed internazionali. Qualcuna ha già annunciato l’apertura, come l’Hard Rock Cafè. Altre potrebbero arrivare nei prossimi mesi, come ad esempio Decathlon. Un’esigenza da far coesistere con la necessità di tutelare il cuore pulsante della Palermo popolare, ovvero i mercati rionali e storici.
A fare il punto della situazione è l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti. Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, l’esponente della Democrazia Cristiana ha illustrato i progressi fatti dall’Amministrazione Comunale ed alcun progetti futuri. Fra questi figurano l’avvio della riqualificazione del mercato coperto di Ballarò, i lavori di ristrutturazione della Fiera del Mediterraneo e la conclusione del bando per assegnare gli spazi pubblicitari.
Semplificazione amministrativa
Ciò a cominciare dal profilo dell’accessibilità ai servizi, in particolare sul fronte della semplificazione amministrativa. “E’ un tema fondamentale che costa alle imprese italiane una cifra record, ovvero 43 miliardi di euro. Su questo punto siamo intervenuti semplificando oltre il 70% delle procedure amministrative del SUAP. Abbiamo digitalizzato i processi attraverso il portale “Impresa in un giorno”, adeguandoci al resto d’Italia. E abbiamo fatto anche qualcosa in più. Moltissimi processi, dall’occupazione di suolo pubblico all’installazione di un’insegna, potranno essere presentate e la realizzazione del processo potrà avvenire anche lo stesso giorno della presentazione della pratica“.
Piano commerciale
A proposito di pratiche e carte bollate, l’Amministrazione Comunale ha recentemente salutato con soddisfazione l’approvazione del nuovo piano commerciale. Fatto che permetterà, con ogni probabilità, di alzare alcune saracinesche del centro città rimaste fino ad oggi abbassate in assenza di soluzioni. “E’ un tema su cui ci siamo fiondati fin dal nostro insediamento. Una delle prime delibere che abbiamo votato in Giunta riguardava la modifica del famoso articolo 5 delle norme tecniche d’attuazione, ovvero l’estensione nel centro storico delle medie strutture di vendita. Questa modifica è intervenuta a favore del tessuto produttivo. Abbiamo visto il risveglio di diverse attività e di diversi grandi gruppi imprenditoriali che hanno aperto diverse sedi, ad esempio, in via Roma, via Libertà o nella zona industriale di viale Regione Siciliana“.
Mercari rionali: Ballarò
C’è poi, dicevamo, la necessità di tutelare le realtà artigianali. A cominciare dai mercati rionali di Palermo. Piazze commerciali storiche nelle quali si recano decine di migliaia di cittadini del capoluogo siciliano, ma che in passato lasciavano dietro di sè una lunga scia di rifiuti. Problematiche sulla quale, secondo Forzinetti, sono stati fatti progressi importanti. “Siamo partiti con dei progetti sperimentali, migliorando la raccolta dei rifiuti ed incrementando il numero dei carrellati. Parallelamente, abbiamo ipotizzato una riorganizzazione insieme alle organizzazioni di categorie e alla commissioni competenti. Su questo asse, abbiamo pubblicato un avviso per avere dai privati la disponibilità di alcune aree dove poter trasferire alcuni spazi“.
I riflettori della politica sono puntati però su un’area in particolare, ovvero il mercato coperto di Ballarò. Il progetto di riqualificazione di piazza del Carmine e della relativa riassegnazione degli stand ha vissuto mesi di stallo. Adesso, superati gli ostacoli burocratici, la delibera dovrebbe approdare a breve in Consiglio Comunale. Addirittura già ad inizio novembre. “Su Ballarò, il tema ha visto un nostro intervento già da diverso tempo. C’è una norma nazionale, ovvero la legge sulla concorrenza del 2023, che ci ha bloccato sul rilascio delle concessioni. E’ un elemento che abbiamo superato, modificando la precedente delibera. Ho sentito il presidente del Consiglio Comunale e i capigruppo. Nei prossimi giorni sarà discussa in Consiglio Comunale“.
Fiera del Mediterraneo
Dal piccolo al grande. La Fiera del Mediterraneo è, potenzialmente, il più grande centro economico per il capoluogo siciliano. L’area, per anni, ha vissuto un profondo stato d’abbandono. Ma oggi c’è un progetto concreto di rilancio, realizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Comune di Palermo. “La Fiera del Mediterraneo era in un totale stato di abbandono e disuso. Abbiamo recuperato la funzionalità dei padiglioni più importanti. Stiamo portando avanti una sana partnership con gli operatori economici. Abbiamo ripreso con la Regione il processo di ristrutturazione sul padiglione 20, ovvero sulla creazione del Centro Congressi. Fatto su cui il sindaco ha insistito molto. E’ un progetto a cui sono stati destinati oltre 30 milioni di euro dai fondi FSC. C’è già un progetto preliminare. Contiamo di andare a gara il prima possibile, avviando i processi per riqualificare anche gli altri spazi in disuso“.
Per il futuro però, oltre alla celerità e alla congruità degli interventi di ristrutturazione, sarà necessario garantire anche un altro elemento: il controllo e la sicurezza degli spazi. “Quando mi sono insediato, mi sono accorto della gestione della Fiera. Ho subito denunciato tutto alle autorità competenti. Era gestita da abusivi legati alla criminalità organizzata. Una riqualificazione di un’area come la Fiera, da oltre 95.000 metri quadrati, passa necessariamente da un percorso di legalità. Ringrazio le forze dell’ordine e il Comitato Ordine e Sicurezza per il supporto che continuano a darci“.
Bando pubblicità
Un’intervista chiusa dalla trattazione di uno dei temi più caldi degli ultimi mesi, ovvero il bando relativo all’assegnazione degli spazi pubblicitari di Palermo. Ad inizio ottobre, si è chiusa il nuovo avviso avviata dal Comune sulle ceneri di quello lanciato dall’ex Amministrazione guidata da Leoluca Orlando. Una procedura migliorata sotto numerosi aspetti, ma sulla quale sono arrivati comunque alcuni ricorsi al TAR, ma non una richiesta di sospensiva. Tuttavia, il Tribunale Amministrativo Regionale dovrà entrare nel merito della questione dopo metà novembre. Fatto che potrebbe portare ad un congelamento dell’apertura delle buste, prevista al momento per il 3 novembre.
“Il tema della pubblicità è un tema complesso, che affonda le proprie radici in alcuni decenni fa. Quando siamo arrivati, c’era una procedura di gara in corso. Ma la stessa aveva profili di incongruenza anche con la legge statale. A tal proposito, abbiamo ritirato il bando, effettuando le modifiche ed evitando contenziosi inutili. Cionondimeno, non abbiamo affossato e messo la procedura in soffitta. Abbiamo lanciato un nuovo bando. In un settore cruciale come questo, in passato confusionario e poco trasparente, ci debba essere la massima chiarezza e la massima concorrenza. Parliamo di una fonte economica importante per l’Amministrazione. Sono fiducioso che il bando andrà avanti regolarmente. Nonostante i ricorsi presentati, siamo fiduciosi sulle strategie impostate dagli uffici“.
Le puntate precedenti
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