Licenziamento collettivo in vista in un grande centro commerciale palermitano. Ad annunciarlo ai sindacati, la Abbate Ipermercati srl, che gestisce il punto vendita. La società ha comunicato il licenziamento di 40 lavoratori, sui 127 in servizio, tutti con contratto a tempo indeterminato per “esubero di personale“.
Una riduzione che si rende necessaria, scrive la Abbate Ipermercati ai sindacati, per l’insostenibilità dei costi. “Ci opporremo alla procedura di licenziamento collettivo, e la percorreremo tutta secondo le previsioni di legge, per la salvaguardia di tutti livelli occupazionali. Siamo pronti a coinvolgere subito anche le istituzioni – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria provinciale Alessia Gatto – Sarebbe un grave danno per questi lavoratori, che hanno un età media vicino ai 50 anni, con famiglie a carico: ciò significa che saranno difficilmente ricollocabili e con molte probabilità destinati a un futuro povero”.
“I 40 esuberi dichiarati sono inaccettabili, tra l’altro arrivano a sorpresa in quanto non c’era alcun segnale che facesse presagire questo scenario. Chiederemo l’esame congiunto e vogliamo comprendere le reali motivazioni dietro a tale decisione e ai numeri prospettati nel documento, considerando che secondo i lavoratori il punto vendita interessato non sembra andare male. Ci batteremo e ci opporremo fermamente a tutela dei livelli occupazionali per salvaguardare il futuro di 40 famiglie che hanno già dovuto superare un passato lavorativo tribolato”.
Lo afferma Ida Saja, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando la comunicazione della società che ha dichiarato i 40 esuberi su 127 dipendenti totali a causa di presunti problemi finanziari del supermercato.