Se una delle opere “ex Cariboni” si sblocca (LEGGI QUI la svolta per il Ponte Corleone), un’altra invece resta ancora impantanata nella burocrazia. Nuovo – ennesimo – rallentamento infatti per un altro maxi appalto rimasto nel libro delle “incompiute” di Palermo: il sottopasso di via Perpignano (o svincoli di via Perpignano).
Opera fondamentale per snellire il traffico in viale Regione Siciliana, si ritrova ancora oggi in un “limbo”, con parte dei fondi persi (e tornati allo Stato per i ritardi) e proteste dei residenti per mancanza di un attraversamento pedonale sicuro. L’ultima vittima è stata il giovane Agostino Cardovino, morto investito la notte del 21 giugno scorso sulla Circonvallazione.
Al momento l’opera costerebbe 34,1 milioni, di cui solo 4,6 disponibili grazie al “Patto per Palermo”, gli altri fondi (ex Agensud) non sono più disponibili. Motivo per cui il Comune può solo procedere alla revisione del progetto, mandato a gara lo scorso gennaio 2019. Il bando è scaduto a maggio 2019, ma ancora nessun esito.
BUROCRAZIA LUMACA IN VIA AUSONIA
A complicare le già precarie e annose vicende dell’appalto “ex Cariboni” ci si è messa pure la macchina burocratica comunale. In via Ausonia, infatti, il Polo Tecnico Infrastrutture (già finito al centro delle cronache locali per gli scandali sulla corruzione di alcuni dipendenti comunali) le pratiche si trascinano da oltre un decennio, per vari motivi.
L’ultimo, in ordine di tempo, è l’ennesimo valzer dei RUP (i Responsabili unici del procedimento) dovuto sia alla rotazione imposta dall’Anac, sia alla carenza di personale al Polo Infrastrutture. Il concorso per i dirigenti tecnici, bandito 3 anni fa, procede infatti a passo di bradipo: è ancora alla fase di ammissione alle prove e vede tra gli altri ammessi anche Mario Li Castri, finito al centro dell’inchiesta “Giano Bifronte”.
La nuova tegola è arrivata lo scorso 1 ottobre 2020, quando l’Ing. Massimo Verga – il RUP che seguiva l’appalto del Ponte Corleone – è andato in pensione. Con delibera dello scorso 4 novembre 2020, il Capo Area Nicola Di Bartolomeo ha ufficializzato la nomina di un nuovo RUP: l’Ing. Edoardo Intravaia. Questi (che si era insediato a luglio nell’incarico di RUP per gli Svincoli Perpignano), ora è stato sostituito dall’Arch. Giuseppe Lopes.
Fin qui nulla di “anomalo”. Tuttavia, se si ripercorre la storia recente dell’appalto, emergerebbe una incredibile perdita di tempo che forse si poteva evitare.
IL VALZER DEI RUP
Nei mesi scorsi avevamo raccontato il valzer per il sottopasso di via Perpignano:
- il RUP Massimo Verga lascia l’incarico
- 04/07/2018: Viene nominato come nuovo RUP l’Ing. Antonio Musso.
- 25/01/2019: pubblicata la gara d’appalto. Scadenza 05/04/2019.
- 06/07/2020: Nuovo valzer dei RUP: Musso va a lavorare presso altra Amministrazione. Viene nominato RUP l’Ing. Edoardo Intravaia.
- 04/11/2020: visto il pensionamento di Verga, le norme di rotazione Anac, e la contemporanea nomina di Intravaia a RUP del progetto del Ponte Corleone, viene sostituito e nominato un nuovo RUP: l’Arch. Giuseppe Lopes.
L’URLO DI UN DIPENDENTE COMUNALE
Intanto pochi mesi fa, il dirigente del settore Infrastrutture del Comune di Palermo Maurizio Pedicone in una nota riservata ha lanciato l’allarme sulla carenza di personale in via Ausonia. Una nota di due pagine, pesantissima, che “non vuole essere un cahier de doléance, ma un urlo affinché l’Amministrazione tutta sia messa al corrente delle oggettive difficoltà in cui versa il comparto tecnico delle Infrastrutture”.
E ancora aggiunge: “Il comparto tecnico, di fatto, risulta falcidiato da pensionamenti, da dimissioni (per aderire a proposte di altre Amministrazioni, anche per profili professionali di livello inferiore; il che dovrebbe far riflettere sul grado di appetibilità che hanno le posizioni tecniche all’interno del Settore OO.PP.) e da rilocazioni in altri comparti dell’Amministrazione stessa”.
LE NOVITÀ
Per quanto via Perpignano, l’ex RUP Intravaia spiega che «è stato fatto poco perché ancora la gara è aperta. I commissari di Messina aspettano che il dott. Pedicone porti avanti la gara. Lui al momento, vista l’emergenza Covid e la carenza di personale in via Ausonia, è gravato da tanti impegni. Io ho sollecitato più volte la ripresa dell’iter di gara. Lo scorso 25 ottobre è stata nuovamente rinviata la seduta».
Insomma, se per il Ponte Corleone si intravede uno spiraglio di luce, per il sottopasso di via Perpignano i tempi sembrerebbero ancora lontani.
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