Un albero di alloro per ricordare l’impegno e la lotta di Boris Giuliano contro la mafia. In occasione del suo compleanno (22 ottobre 1930), Palermo ricorda l’investigatore che dal 1963 fu a capo della squadra mobile della città.
La cerimonia di piantumazione si è svolta questa mattina in via Francesco Paolo Di Blasi, alla presenza del prefetto Massimo Mariani, del questore Vito Calvino, dell’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, del vicesindaco Giampiero Cannella, degli assessori comunali Aristide Tamajo. Pietro Alongi, Alessandro Anello e Maurizio Carta, del presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo, delle figlie del vicequestore, Emanuela e Selima, e la moglie Maria. Presenti per l’VIII Circoscrizione il presidente Marcello Longo, la consigliera proponente Giusi Chinnici e tutto il Consiglio. Per il Settore Verde, l’architetto Francesco La Monica e il Dottore Rosano.
L’iniziativa nasce in attuazione della delibera n. 48/2023 dell’VIII Circoscrizione su una mozione approvata all’unanimità e presentata dalla consigliera di Progetto Palermo Giusi Chinnici. L’intento è quello di dare vita ad altri “alberi sacri“, nuovi luoghi della memoria, ruolo già rivestito da anni dell’Albero Falcone, in via Notarbartolo, e dall’Albero della Pace, in via D’Amelio, rispettivamente in onore e in ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per non dimenticare le gesta e il coraggio di uomini e donne che hanno fatto della lotta alla criminalità la loro missione.
L’Albero dell’Immortalità, che sorgerà appunto in via Francesco Paolo Di Blasi, esattamente nel posto in cui si consumò l’eccidio per mano mafiosa del capo della squadra mobile di Palermo, il 21 luglio 1979, come riportato all’interno della mozione, si ergerà a “simbolo dell’immortalità di chi ha speso la propria vita fino a sacrificarla nella lotta contro la mafia e ad identificazione dei valori della legalità, radicati nella memoria collettiva dei tanti che non vogliono dimenticare e arrendersi alla ferocia mafiosa“.