“Vietato abbandonare rifiuti“. Prima che un principio di convivenza civile, è una frase scritta in italiano. Una lingua sconosciuta, evidentemente, agli incivili che continuano a lasciare la propria spazzatura per le strade di Palermo. Anche quelle in cui vige il regime di raccolta differenziata. E’ questo il quadro che emerge dalla immagini raccolte dalla redazione de ilSicilia.it nei quartieri Montepellegrino, Acquasanta ed Arenella. Aree della città in cui è stato recentemente istituito il servizio porta a porta. Tutte zone in cui gli incivili continuano imperterriti a sporcare le strade. Anche in quei punti in cui sono state posizionate telecamere e cartelli di monito che minacciano sanzioni amministrative a chi viene colto in flagrante.
Palermo ultima per raccolta differenziata, il problema degli abbandoni dei rifiuti
L’abbandono illeciti di rifiuti. Uno dei fenomeni che, insieme alla migrazione infra-provinciale ed infra-cittadina, ha relegato il Comune di Palermo e il suo hinterland all’ultimo posto nella speciale graduatoria redatta da IlSole24Ore sui parametri della qualità della vita nelle 107 province italiane. La città è sporca. E’ un dato di fatto. Basta farsi un giro per rendersi conto del quadro attuale. Ma una cosa va detta. Se la situazione è questa, è soprattutto per colpa di quei cittadini che non rispettano le regole. Sembra non esistere deterrente, infatti, che spaventi gli sporcaccioni. Quando si tratta di risparmiare fatica, il palermitano incivile trova sempre nuovi modi imbrattare le strade della propria città.
Ne è una dimostrazione la situazione immortalata in salita Belmonte, nei pressi dello storico hotel Villa Igiea. Sul posto, accanto ad un cartello in cui è scritto a lettere cubitali “vietato abbandonare rifiuti pena l’irrogazione di sanzioni“, qualche cittadino sfaticato vi ha lasciato comunque il proprio sacchetto di spazzatura. E purtroppo non è l’unico caso. Sono diverse le strade in cui risultano presenti rifiuti o ingombranti abbandonati illecitamente. Anche e soprattutto in quelle aree in cui è stato recentemente istituito il regime di raccolta differenziata. Come ad esempio i quartieri Montepellegrino, Arenella e Vergine Maria.
L’infinita attesa per l’approvazione del regolamento rifiuti
Una bad practice che nullifica gli sforzi e le strutture messe in campo dal Comune e dalla Rap. A cominciare dai CCR, ovvero i famosi centri comunali di raccolta in cui si possono conferire gratuitamente tutta una serie di tipologie di rifiuto. Ma nessuna delle soluzioni proposte sembra aver funzionato. L’unico vero deterrente ad aver avuto successo è stato l’impiego degli ispettori ambientali. Controllori che, a suon di multe, hanno evidenziato le proporzioni di un problema difficile da contrastare. Eppure, gli stessi sono stati messi ai box causa forza maggiore. Il sindaco Roberto Lagalla ha infatti raggiunto il termine di proroga ultimo delle ordinanze a sua disposizione. Per prorogarne l’attività, d’ora in poi, servirà l’approvazione del regolamento rifiuti. Un atto spiaggiato da anni in Consiglio Comunale. Insomma, la macchina amministrativa ha i suoi problemi. Ma se ognuno facesse la sua parte, la città si presenterebbe migliore.




