A poco meno di un mese dall’inizio del campionato qualcosa non torna. In casa Palermo neanche l’inizio del nuovo corso sembra riuscire a spazzare vie malsane abitudini e vecchie “maledizioni”.
Il ritiro di Livigno si appresta ormai alla fine e certamente non si può dire che mister Dionisi non abbia messo sotto torchio i suoi ragazzi. Un lavoro, però, pressoché limitato da una rosa risicata tra chi non è ancora rientrato dalle competizioni continentali e chi è tornato a ripopolare l’infermeria con largo anticipo. A fare compagnia agli sfortunati Desplanches e Ceccaroni ci hanno pensato Segre, Stulac e Ranocchia, tre futuri perni dell’undici titolare che verrà. La situazione non appare grave, ma arreca comunque sconforto. La prosecuzione di una scia di stop che, dalla passata stazione, non intende fermarsi.
Al di là del risultato, che può far storcere il naso contro una squadra della terza divisione svizzera, ma che comunque rientra all’interno di una dura preparazione in ritiro, l’amichevole contro il Rapperswil è stata d’aiuto per mettere a fuoco tutti questi limiti. Se la prima vittoria per 10-0 ai danni del Sondrio non doveva far esaltare, la sconfitta per 0-1 del secondo test non deve far trarre conclusione affrettate, anche se pone un grande quesito sulle tempistiche del mercato, a oggi estremamente macchinoso e legnoso. Uno sprint è avvenuto nel corso dello scorso fine settimana, ma ancora insufficiente.
Partiti Pigliacelli, Soleri e Aurelio, il tecnico toscano ha potuto fare affidamento solo su diciannove giocatori. Ben lontani da una rosa strutturata e qualitativamente competitiva in ogni singolo reparto. Tra questi sono poi da scartare Fella e Devetak, quest’ultimo chiamato dopo un’iniziale esclusione, vista la totale assenza di terzini sinistra in squadra, ed entrambi fuori dai piani futuri, Corona e Damiani, in attesa di un’adeguata sistemazione in prestito, a meno di soprese. Dopo Gomis, Nikolaou e Henry, indietro nella preparazione, si sono aggregati al gruppo e rappresentano l’emblema di corsa estiva al rilento, alla quale si aggiungono i dubbi sul destino di Brunori.
Gli esterni, come ormai da tradizione, sono il “tallone d’Achille“. Da settimane si attende l’ufficialità di Pierozzi, prossima spalla di Diakité a destra. All’appello manca ancora il nome di chi affiancherà Lund a sinistra. Nell’amichevole contro il Monza, in programma sabato 20, il vuoto sarà più evidente che mai. Nulla in vista in attacco. L’impressione è che si deciderà di puntare ancora su Insigne, Di Francesco e Di Mariano, che nella passata stagione hanno disatteso le aspettative. Azzardo che rischia di compromettere anche questa annata o Dionisi riuscirà a rigenerarli? Una cosa è certa. Almeno un nuovo innesto, per alzare a quattro il numero dei componenti in reparto, arriverà.
Il primo mercato di De Sanctis fatica a decollare e il primo avversario, il Brescia, è la perfetta antitesi dell’attuale Palermo. Le rondinelle hanno variato poco e nulla, l’organico è quasi del tutto al completo e l’intento è riprendere il campionato esattamente da dove era stato lasciato: la scalata all’ottavo posto che aveva garantito la partecipazione (seppur di passaggio da playoff).