Questa mattina, davanti alla Casa di reclusione Ucciardone di Palermo, si è tenuto il sit-in di solidarietà “Per il diritto di vivere”, organizzato e promosso dal Garante dei Detenuti e delle persone private della libertà di Palermo Pino Apprendi, di Messina Lucia Risicato e di Siracusa Giovanni Villari.
Insieme hanno ribadito la necessità che ci sia una liberazione anticipata dei 10.000 detenuti che devono scontare meno di un anno, un modo concreto di ridurre il sovraffollamento che mette, insieme agli altri problemi, in crisi il sistema penitenziario, dove la sanità è inadeguata e non da risposte neanche a chi è colpito da gravi patologie.
“Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appena 1 mese fa aveva lanciato l’allarme carceri, invitando la politica – dice Apprendi – a mettere in agenda il problema. Da parte del ministro Nordio annunci e solo annunci. La proposta di costruire dei containers modello Albania, per alleggerire le carceri la dice lunga sull’impegno del Governo”.
L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’associazione Esistono i Diritti, rappresentata dal presidente Gaetano D’Amico, insieme a diverse associazioni forensi palermitane. Un momento di riflessione collettiva sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone detenute, in un contesto sempre più bisognoso di attenzione e giustizia.