PALERMO – L‘inchiesta de ilSicilia.it sul Ponte Corleone (ripresa poi da Stefania Petyx per Striscia la Notizia) ha scatenato in quest’ultimo mese un terremoto politico in Consiglio Comunale, poiché si è scoperto che da ben 16 anni il Comune conosceva lo stato “relativamente pericoloso“ della struttura situata accanto al Baby Luna, sulla Circonvallazione.
Complice la nostra inchiesta e la spinta di Striscia, come avevamo anticipato QUI, con qualche giorno di ritardo, gli uffici del Polo Tecnico Infrastrutture di via Ausonia hanno ultimato il bando per i lavori di raddoppio del Ponte Corleone.
Con la determina dirigenziale n. 15 del 30 marzo 2018, infatti, si stabilisce «l’indizione di gara europea per “affidamento del servizio di revisione della progettazione definitiva esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori, misura, contabilità, assistenza al collaudo e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per la costruzione per il “Raddoppio della Circonvallazione di Palermo” relativo al tronco compreso tra via Giafar e via Altofonte, Progetto ex Agensud 32/8/a – Progetto stralcio relativo ai lavori di costruzione dei ponti laterali sul fiume Oreto. CIG: 743304137».
In poche parole il progetto di raddoppio del ponte Corleone, vinto nel 2007 dalla Cariboni, rescisso nel 2008 per grave inadempimento contrattuale. Questo primo bando di revisione del progetto ha un valore di 1,3 milioni, mentre l’intero appalto sarà affidato entro l’anno con un altro bando che avrà un importo di 17 milioni di euro, finanziati dal “Patto per Palermo”.
Come avevamo denunciato due mesi fa, c’è il rischio concreto della perdita dei fondi. Infatti, come sottolinea l’Arch. Nicola Di Bartolomeo, Capo Area Infrastrutture, nel pubblicare il bando, bisogna«dare atto che il presente provvedimento è destinato a scongiurare che sia arrecato all’ente un danno all’erario derivante dall’eventuale ritardata attuazione di un’operazione specificamente individuata nel Patto per lo sviluppo della città di Palermo, per la quale la delibera CIPE 25 del 10 agosto 2016 IMPONE che le obbligazioni giuridicamente vincolanti per l’affidamento dei lavori devono essere assunte entro il termine ultimo del 31 dicembre 2019».
Insomma, il Comune sta correndo ai ripari per non perdere i fondi del Patto per Palermo, siglato nel dicembre 2016 dall’allora premier Matteo Renzi e dal sindaco Leoluca Orlando.
I fondi (322 milioni, di cui 4,6 milioni per il Sottopasso di via Perpignano e 5,3 milioni per il Raddoppio del Ponte Corleone) servono per l’appunto a sbloccare opere e appalti per complessivi 764 milioni (QUI IL PDF). In totale oggi le due opere “ex Cariboni” costerebbero rispettivamente 34 e 21 milioni di euro.
Ma non finisce qui: è stata pubblicata anche l’ordinanza relativa all’ispezione sullo stato di salute del ponte. Eccola:
Da martedì 17 aprile entrambe le carreggiate sul lato destro saranno chiuse al traffico per consentire l’ispezione che dovrebbe durare al massimo due giorni. Sarà adoperato un macchinario chiamato “by bridge” che servirà ad analizzare l’impalcato. Sarà presente anche il Genio civile.
Questa prima manutenzione del ponte costerà 370 mila euro, prelevati dai fondi dell’Accordo Quadro sulla manutenzione dei ponti cittadini. I lavori di messa in sicurezza dovrebbero partire a metà maggio e concludersi a luglio. Salvo sorprese.
Il servizio di Striscia: