E giunge così anche la prima trasferta di questo 2025. Ritrovato l’entusiasmo e tracciata una prima linea guida verso la continuità, unico vero elemento essenziale per scalare la classifica di una serie B sempre più equilibrata dal podio in giù, il Palermo lascia la propria comfort zone e le rassicuranti mura del Barbera per bussare alla porta del Mapei Stadium di Reggio Emilia.
Avvolti e ipnotizzati dai rumor di calciomercato, che vedono il bomber finlandese del Venezia Pohjanpalo promesso sposo del club di viale del Fante, il ventitreesimo turno del campionato cadetto è passato quasi in sordina, cancellando dalla memoria i nei emersi nel corso dei novanta minuti contro la Juve Stabia e le difficoltà che ormai da mesi pervadono gli uomini di mister Dionisi in trasferta. Un’ebbrezza e un’euforia che, come dimostrato nel corso della conferenza stampa prepartita, non ha coinvolto il tecnico toscano, al contrario convinto e determinato nel voler rilanciare la propria squadra e soprattutto apporre il sigillo su una panchina meno rovente rispetto a qualche settimana fa, ma ancora non del tutto stabile. Se i due successi consecutivi hanno permesso di sfatare anche l’ultimo tabù della stagione, adesso le energie si concentreranno su altro aspetto fondamentale: ritrovare il sorriso anche lontano dal capoluogo siciliano.
Risale, infatti, al 30 settembre, al Druso di Bolzano ospite del Sudtirol, l’ultimo successo dei rosa in terra nemica. Da ottobre in poi la vittoria è apparsa sempre più irraggiungibile che mai. Da allora sei match disputati, con tre sconfitte e con soli tre punti racimolati, conquistati solo grazie ad altrettanti pareggi. Proprio le ultime tre uscite sono state le più deleterie, con i ko, uno dietro l’altro, con Carrarese, Sassuolo e Cittadella, dove, appunto, è calato il sipario del 2024. Numeri ancora più preoccupanti se, analizzando i risultati, la lente di ingrandimento si sposta sulle reti subite e su quelle realizzate, rispettivamente otto e cinque.
Le speranze sono tutte affidate al pacchetto offensivo, che sembra aver finalmente preso le giuste misure con il campionato. Il passaggio dal tridente, con una sola punta e i due esterni lungo le corsie laterali, all’equilibrato tandem Brunori-Le Douaron ha dato i propri frutti, con il capitano e il francese decisivi sia contro il Modena sia con le vespe. I riflettori si sono accesi sul reparto non solo in campo, ma anche nel magico mondo delle trattative di mercato. Il colpaccio è dietro l’angolo e si concretizzerà solo quando il domino avrà inizio. Il via è fissato a Roma e legato alla risposta affermativa o negativa di Shomurodov al Venezia, che solo allora potrà lasciare andar via, a malincuore, il proprio pupillo. Una catena che a sua volta potrebbe coinvolgere Henry, il cui prestito terminerebbe prima del previsto. Il suo futuro sarà in casa base, a Verona, o ancora in serie B, ma con un’altra casacca, Sampdoria o Salernitana.
Pohjanpalo verrà dunque a Palermo per un posto fisso da titolare. A pagarne le conseguenze con molta probabilità sarà l’ex Brest, in netta ascesa e attualmente capocannoniere al pari di Insigne. L’italo-brasiliano, al contrario, non dovrebbe vacillare. Del resto le parole di Osti sono state molto esplicite, pronunciate senza mezzi termini e senza lasciare spazio all’immaginazione. I due attaccanti più d’impatto della passata stagione (al fianco di Coda) si riuniranno così sotto gli stessi colori. Ma visti i precedenti, i dubbi sorgono spontanei: riuscirà a realizzarsi una convivenza pacifica priva di rivalità e superiorità? E’ ancora presto per chiederselo, ma il rischio che il ritrovato equilibrio possa spezzarsi non è una possibilità poi così remota e tanti sono i possibili scenari: da una salda alleanza, con annessa carrellata di gol, a un nuovo crack capace di destabilizzare quanto ricostruito con fatica nelle ultime settimane.