Una bomba inesplosa è stata trovata a Pantelleria (TP), in via Roma, nel pieno centro dell’isola. A fare la scoperta sono stati gli operai di una impresa che stava provvedendo a demolire un edificio costruito negli anni ’80. Si tratta del primo lotto di quella che doveva diventare una casa di riposo per anziani. Una struttura costata un miliardo delle vecchie lire e mai completata.
Ora, con i soldi del Pnrr, il Comune aveva deciso di abbattere l’edificio e costruire al suo posto un asilo. I lavori però sono stati sospesi fino a quando la bomba non sarà rimossa. L’ordigno di fabbricazione americano è di 500 libbre. Saranno gli artificieri del Genio guastatori dell’Esercito a provvedere alla rimozione, che avverrà nei prossimi giorni. L’ordigno verrà trasportato in una cava abbandonata, in località Mursia, dove sarà fatto brillare in sicurezza.
“Ci sarà una riunione in Prefettura – spiega l’assessore comunale Adriano Minardi – anche perché a quanto pare c’è stata erosione provocata dal mare lungo la strada che porta alla cava di Mursia e dovrà essere scelto un altro luogo sicuro“. Durante la rimozione dovranno essere evacuate le case per un raggio di 500 metri. A Pantelleria non è la prima volta che vengono trovati ordigni di questo tipo o anche molto più grandi da 1000 libbre. Sull’isola è ancora vivo il ricordo della “strage di Cannachi” del 26 luglio 1943, nella quale morirono dentro una galleria, dove erano contenuti esplosivi, 17 persone e 15 animali.
Negli anni sessanta in località Gadir morirono 5 pescatori mentre tentavano di smontare una bomba per svuotarla della polvere. A Rekale altre tre persone negli anni settanta. Prima della resa dell’11 giugno 1943 nell’isola furono sganciate circa 20 mila bombe, alcune delle quali rimaste inesplose. Pantelleria fu il primo lembo di terra italiana ad arrendersi alle forze alleate inglesi ed americane. Le poche case rimaste in piedi nel centro principale dell’isola furono poi minate per girare il cosiddetto “Combat Film”.