Una autorizzazione ministeriale che non ha mai avuto parco d’Orleans.
Questo è l’ennesimo colpo di scena rispetto al susseguirsi di eventi che hanno visto come protagonisti gli animali del parco nel corso di questi anni. A comunicarlo è il presidente della Regione, Nello Musumeci, a margine della conferenza stampa sulla Formazione e le imprese per lo sviluppo occupazionale in Sicilia.
“Il parco è aperto dal 1955 e non ha mai avuto l’autorizzazione ministeriale per gli animali” afferma stupefatto della scoperta, il governatore Musumeci, che sta cercando di risolvere il problema per aprire al più presto l’area verde, oramai chiusa da molto tempo.
“Le strade per accelerare i lavori per l’apertura in piena regola del parco sono due. Rimodularlo in giardino zoologico o in esposizione faunistica permanente. Noi pensiamo che la seconda opzione è quella più interessante”.
Il governatore sta anche cercando una mediazione con Nicola Lauricella, proprietario degli uccelli che ad oggi sono presenti nel parco d’Orleans. Travagliati gli anni per vedere i cancelli spalancati del parco palermitano, ad un anno e mezzo dalla chiusura per i lavori di ristrutturazione. Ma stando alle parole del governatore Musumeci, pare che a breve Parco D’Orleans possa tornare fruibile ai cittadini. Lo sfratto dei pennuti era stato avviato da parte dell’ex governatore Crocetta.
Il braccio di ferro tra la Regione Siciliana e il curatore del parco, Nicola Lauricella, è andato avanti per tanti anni. “Gli uccelli sono miei” affermava l’ex presidente della Regione Crocetta. La loro presenza nelle gabbie e voliere era stata al centro di una vera e propria crociata dell’allora governatore, fermamente intenzionato a sfrattare i volatili insieme a colui che se ne prendeva cura, Lauricella appunto, dal giardino adiacente al palazzo della presidenza.
Troppi secondo Crocetta i 400mila euro destinati alla cura della fauna del parco. Nonostante l’eliminazione del capitolo dal bilancio regionale, tuttavia, l’intento dell’ex presidente non si è mai completamente realizzato, con la stragrande maggioranza degli uccelli che, nonostante l’allontanamento di quello che anche diverse sentenze hanno riconosciuto come il loro legittimo proprietario.