Arriva il Bonus terme, con uno sconto del 100% sul prezzo dei servizi termali prescelti, fino a un massimo di 200 euro. Si tratta di una misura di sostegno ad un settore particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria da Covid 19, messa in atto con decreto del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, pubblicato in Gazzetta ufficiale.
L’intervento del Mise prevede uno stanziamento di risorse per 53 milioni di euro, e ha l’obiettivo di agevolare i cittadini nell’acquisto di servizi termali accreditati. Il Bonus terme si rivolge a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare.
Con un prossimo avviso pubblicato sui siti internet del Mise e di Invitalia verrà data comunicazione dell’elenco degli stabilimenti accreditati e dell’apertura delle prenotazioni per i servizi termali. La prenotazione ha un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione, e i servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine. Adesso ci si aspetta un’adesione massiccia nel momento in cui le prenotazioni verranno aperte. Il richiedente che avrà il bonus, potrà usufruire anche di un buono, non cedibile a terzi, che permette di godere di uno sconto direttamente presso la struttura prescelta.
Codacons, tuttavia, non condivide la scelta del Bonus terme, definendolo uno strumento senza criterio e senza logica, non funzionale alla ripartenza del grande comparto che riguarda gli stabilimenti termali danneggiati dalla crisi sanitaria. E la ragione è legata alla modalità di accesso: se da un lato poteva avere un senso concedere un incentivo per sostenere le spese relative ai servizi termali, dall’altro non si comprende perché il bonus debba spettare a tutti indipendentemente dal reddito e senza alcun limite legato all’Isee.
Dunque, anche chi gode di una buona posizione economica potrà avvalersi del sussidio, come sostiene il Codacons, sottolineando che i 53 milioni di euro stanziati per una spesa massima di 200 euro, inoltre, appaiono del tutto insufficienti, perché in tal modo solo 265mila fortunati potranno beneficiare dell’incentivo, per di più indipendentemente dal loro reddito.