Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha illustrato il progetto di recupero e riqualificazione dell’area approvato dal governo regionale delle Salinelle dei Cappuccini, all’interno del territorio del comune di Paternò.
“Era un impegno che avevo preso un mese fa, accogliendo l’appello lanciato dai giovani paternesi di Diventerà Bellissima, e l’ho mantenuto: le Salinelle, geosito di importanza mondiale, sara’ tutelato e valorizzato“.
All’incontro erano presenti il sindaco del centro etneo Nino Naso e i vertici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
Negli scorsi giorni la giunta, su proposta del presidente, ha dato il via alla stipula di una convenzione tra la Regione Siciliana, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania e il Comune di Paternò, proprietario dell’area.
Sono previste azioni di ripristino, tutela e valorizzazione dell’habitat naturale delle Salinelle dei Cappuccini di Paternò, una zona naturalistica che rappresenta l’espressione di valori paesaggistici, parte integrante del patrimonio culturale regionale. La convenzione prevede, in particolare, la bonifica, la protezione e azioni di fruizione del sito per preservare le caratteristiche geologiche e tutelare la biodiversità.
Notevole rilievo viene dato alla sensibilizzazione della popolazione locale con eventi didattici. Prevista una grande ricaduta sul territorio con creazione di posti di lavoro per la gestione del sito e incremento del turismo naturalistico.
Il progetto mette in campo l’impiego di tecnologie innovative per creare un sistema di monitoraggio integrato Smart wireless in grado di attivare allarmi, a diversi livelli, sulla base di informazioni dei sensori terrestri e satellitari installati per monitorare l’alta vulnerabilità dell’area. L’intervento complessivo e’ di quasi un milione e mezzo di euro a carico della Regione, mentre la somma di 260 mila euro e’ assicurata dall’Ingv.
Il comune di Paternò metterà a disposizione i locali. “Dopo decenni di false promesse e passerelle – aggiunge il governatore – mettiamo finalmente al sicuro una delle aree più interessanti del Sud Italia. Lo facciamo con un accordo innovativo di carattere scientifico che mette in connessione la tutela di valori paesaggistici dell’Etna e dell’edificato storico-monumentale dell’area, con l’attività di studio, monitoraggio e divulgazione educativa dell’Istituto di geofisica e vulcanologia. Una buona prassi di cooperazione tra Regione ed enti di ricerca su cui il mio governo intende puntare e investire“.