Sabato 12 maggio a Palermo arriva il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti. Sarà il suo ultimo impegno come ministro nel Capoluogo Siciliano. L’ultima visita in città risale a settembre 2017 quando fece da “sponsor” a Fabrizio Micari per le Regionali.
Stavolta invece – secondo indiscrezioni raccolte da ilSicilia.it – sarà a Palazzo delle Aquile col “Comitato di indirizzo e controllo” del “Patto per Palermo”, siglato a dicembre 2016 dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando con l’allora Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Qui la Scheda Finanziamenti (PDF)
Lo scopo della visita è verificare se il Comune di Palermo sta portando avanti i progetti del Patto, se è in linea con i cronoprogrammi, in modo da affrontare eventuali criticità e porre in essere le misure risolutive. Il Patto infatti stanziò ben 322 milioni di euro che servono a sbloccare cantieri per complessivi 764 milioni.
I rumors dicono che il sindaco Orlando è stato bravo a far fissare la data dell’incontro ministeriale per il 12 maggio, dopo l’aggiudicazione del concorso delle nuove linee di tram. Ben due terzi delle somme del Patto, 198 milioni per la precisione, infatti sono destinate alle 3 nuove linee di tram: “Stazione Centrale-Stadio” (passando per le vie Roma, Libertà e Ruggiero Settimo); “Calatafimi-Stazione Centrale” (passando per via Basile, Orleans e corso Tukory); e “Notarbartolo-Giachery” (lungo tutta la via Notarbartolo e Duca della Verdura). Una mossa strategica di Orlando per dimostrare che l’Amministrazione si sta muovendo nei tempi giusti.
Anche se, non mancano le criticità: come avevamo denunciato nella nostra inchiesta sul “Raddoppio del Ponte Corleone” (poi ripresa pure da Striscia la Notizia) i fondi del Patto per Palermo sono ufficialmente a rischio: la delibera CIPE 25/16, infatti, stabilisce che i contratti vanno stipulati entro il 31 dicembre 2019 (“sottoscrizione al 31/12/2019 delle obbligazioni vincolanti”).
Ecco perché si sta correndo ai ripari con urgenza, con un bando per salvare il Ponte Corleone. Stesso problema per la ri-progettazione degli Svincoli di via Perpignano, (anch’essa incompiuta ex Cariboni), su cui ad oggi non si conoscono le mosse del Comune. Il raddoppio del Ponte Corleone si fermò al 15%, mentre il Sottovia Perpignano non fece neppure in tempo a partire (0%). In totale oggi le due opere costerebbero rispettivamente 21 e 34 milioni di euro. Di questi, rispettivamente 5,3 e 4,6 milioni, vengono messi a disposizione dal Patto.
Vedremo se su queste colossali incompiute, attese da vent’anni ormai, il sindaco darà risposte adeguate a De Vincenti.
L’organismo di controllo sull’attuazione del Patto si chiama “Comitato di indirizzo e controllo“; lo presiede un dirigente dell’Agenzia per la coesione (il Dott. Riccardo Monaco) e ne fanno parte un dirigente del DPCOE (Dipartimento Politiche di Coesione) di Palazzo Chigi, un dirigente del MEF, il Capo Area Tecnica del Comune, e due responsabili del procedimento (la Dott.sa Lo Cascio del Comune ed il Dott. Russo dell’Agenzia).