La battaglia per mantenere le primarie all’interno dello statuto regionale del Pd Sicilia continua imperterrita. Come già annunciato dal deputato regionale Giovanni Burtone, è stata lanciata dal componente della direzione nazionale Antonio Rubino la raccolta firme online su “Change.org“.
“Al segretario regionale uscente contestiamo la volontà di cancellare le primarie dallo statuto adottato nel 2009. Una scelta incomprensibile e assolutamente non coerente con quanto si registra a livello nazionale. Senza le primarie la Segreteria nazionale Elly Schlein non avrebbe vinto il congresso, e il PD non avrebbe potuto trarre il beneficio che la spinta esterna di elettori e simpatizzanti hanno dato con la loro partecipazione superando il voto degli iscritti“, viene specificato nella descrizione.
“Il meccanismo del solo tesseramento – sottolineano – non è adeguato e appare alquanto obsoleto rispetto a ciò che si muove nella società, per questo chiediamo che rimangano le primarie nello Statuto regionale. Il PD siciliano ha bisogno di aprirsi alla società e di coinvolgere nuove energie che il tesseramento da solo non sarebbe in grado di fare. Per questo ci appelliamo alla Segretaria Elly Schlein di non lasciare la scelta della sua classe dirigente territoriale al solo meccanismo del tesseramento che in tante realtà è condizionato da dirigenti che risultano alleati persino delle forze politiche di centrodestra“.
“Il PD siciliano deve rimanere un partito aperto al contributo e alla partecipazione della nostra base, come in questi mesi sta facendo a livello nazionale la nostra segretaria Elly Schlein, e le primarie devono contribuire a rigenerare e rinnovare il nostro partito in un momento in cui i risultati elettorali sono modesti“, spiega il deputato regionale ennese Fabio Venezia.
“L’errore più grave – continua – che il PD possa compiere in un momento di grande difficoltà è quello di chiudersi in sè stesso dimenticando che molto spesso i nostri elettori vedono oltre le divisioni e i tatticismi dei gruppi dirigenti e sanno indicare una via nuova per riconnetterci con la società. Perché avere paura delle primarie e temere il giudizio dei propri elettori? Perché questa chiusura in Sicilia rispetto ad un percorso nazionale aperto? Per costruire un’alternativa al governo della destra occorre aprire alla partecipazione, ascoltare chi ogni giorno sta in trincea nelle periferie, nelle aree interne, nei luoghi del disagio e della sofferenza. Occorre coinvolgere le tante energie presenti nella società siciliana che lottano contro le diseguaglianze e vogliono contribuire attivamente a cambiare la nostra terra“.
“Il mio percorso politico – conclude – è stato sempre accompagnato dalle primarie, che hanno dato slancio all’impegno collettivo aiutandoci a costruire progetti condivisi e generando entusiasmo e partecipazione. Per queste ragioni mi batterò con tutte le mie forze per mantenere le primarie nello statuto del PD siciliano e chiedo a tutti voi di darmi una mano“.
Dello stesso avviso l’eurodeputato e primo segretario regionale del Pd Sicilia Giuseppe Lupo, che dichiara: “Ho firmato l’appello rivolto alla nostra segretaria Elly Schlein per chiedere che il nuovo segretario regionale del Pd Sicilia sia eletto con le primarie aperte agli iscritti e anche agli elettori non iscritti al partito, perché penso che anche gli elettori che ci hanno dato fiducia votando il nostro partito hanno il diritto di scegliere il segretario regionale, così come hanno scelto di votate ed eleggere con le primarie la segretaria Schlein, che sta facendo un ottimo lavoro portando il Pd alle elezioni europee al 24%“.
“La battaglia è quella relativa solo al congresso regionale con le primarie. Il problema non è una virgola o un punto in più o in meno, il punto per noi è solo questo. Quindi: evitare che nello statuto le primarie vengano meno“, dichiara infine Giovanni Burtone.
Tra i firmatari dell’appello, oltre ai già citati Burtone, Rubino, Venezia e Lupo figurano il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro, i deputati regionali Ersilia Savarino, Tiziano Spada e Calogero Leanza, l’ex eurodeputato Pietro Bartolo, l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, e tanti altri esponenti e amministratori locali.
