Guarda la fotogallery in alto
Fa tappa a Petralia Sottana, dove rimarrà fino al 26 gennaio 2020, la mostra del Collettivo Neuma, “Visions of the Earth“, il racconto della sismologia e della vulcanologia attraverso le opere di quattro artisti siciliani.
L’esposizione all’Exma Officina Creative, realizzata in collaborazione con l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e con il patrocinio del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, è il frutto di un lungo periodo di preparazione durante il quale è stato coinvolto il comune delle Madonie.
In mostra le 20 opere degli artisti del Collettivo Neuma che spaziano dall’astrazione alla figurazione: 5 sculture di Giacomo Bertolino; 5 tele di Marco Favata; 8 tele di Massimiliano Scuderi; un’installazione di fotografie e una stampa fotografica di Michele Di Donato.
Accanto alle opere gli strumenti di rilevamento forniti per l’occasione dall’INGV quali sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici e riproduzioni di vulcani in scala ridotta provenienti dalle sedi di Catania, Palermo e Gibilmanna: un’occasione per far conoscere al pubblico, attraverso le immagini, il lavoro grafico prodotto da questi strumenti durante diverse fasi d’indagine a seconda degli scopi specifici.
“Visions oh Heart promuove e diffonde una coscienza estesa dell’immaginazione scientifica e artistica – spiega la curatrice e presidente del Collettivo Neuma, Fabiola Di Maggio – dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra sono non solo delle innovazioni tecnologiche ma diventano dei media che interagiscano, informando e ispirando l’arte, in un meccanismo circolare, spesso inconsapevolmente connesso e impercettibile, che la cultura visuale contemporanea ha il compito di rendere visibile“.
I lavori del Collettivo Neuma offrono, in definitiva, la possibilità di comprendere l’innesto e la relazione che da sempre intercorre tra arte e tecnologia, che le immagini, più di ogni altro dispositivo a nostra disposizione, riescono evidentemente e istantaneamente a spiegare.
L’arte sismografica e vulcanologica, raffigurando un’inedita visione estetica dei moti terrestri e marini, così come del mondo vulcanico, promuove una riflessione sul valore multi-prospettico dello sguardo umano che non si limita mai e soltanto a registrare il reale.