Con una nota formale la Regione Siciliana chiederà al ministero dell’Ambiente la sospensione delle procedure di riesame Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e procederà, nel frattempo, a insediare due gruppi di lavoro per superare tutte le criticità fin qui emerse per la piena applicazione del Piano regionale di tutela della qualità dell’aria.
E’ quanto è stato deciso oggi nel corso di una riunione che si è tenuta nei locali dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente. Insieme all’assessore Toto Cordaro, il dirigente e i funzionari del dipartimento e i rappresentanti di Arpa Sicilia, Sicindustria, Confindustria Siracusa e Messina. Al completo anche la delegazione dei sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Definita l’agenda dei lavori: entro metà settembre verranno convocati un Tavolo tecnico tra rappresentanti delegati dal governo regionale e gli esperti degli impianti industriali e un Tavolo di programmazione politica, richiesto dalle sigle sindacali.
Al primo toccherà il compito di affrontare e trovare soluzioni alle criticità scaturenti dall’applicazione del Piano della qualità dell’aria e dalla successiva decisione del Tar Sicilia che ne ha messo in discussione alcune prescrizioni tecniche. Il secondo momento di confronto servirà invece a definire la strategia di sviluppo, di innovazione e di transizione energetica che le industrie hanno dichiarato di volere perseguire, tenendo fermo l’obiettivo della tutela dei livelli occupazionali e della difesa dell’ambiente e della salute pubblica.
Una strategia per la quale il governo Musumeci è pronto a fornire il proprio sostegno anche attraverso i finanziamenti comunitari in tema di new green deal.
IL PARERE DEI SINDACATI
“Occorre mantenere un rapporto collaborativo attraverso un cronoprogramma sugli interventi che ogni azienda deve garantire al fine di adeguare le proprie emissioni atmosferiche per migliorare la qualità dell’aria” – lo hanno affermato Giuseppe Messina – Segretario regionale UGL SICILIA e Andrea Alario – Rappresentante regionale UGL CHIMICI SICILIA, a margine dell’incontro.
A seguire gli stessi hanno poi aggiunto: “E’ necessario che il cronoprogramma definisca con chiarezza, la sicurezza ambientale in capo ai cittadini e garantisca certezza alle aziende che investono sul territorio, poiché la Sicilia vive anche di industria e quindi la Regione dovrà mantenere integra la decisione di non variare alcuna strategia industriale anche al fine di tutelare i livelli occupazionali”.