E’ stato presentato stamattina a Palermo, presso la sede dell’assessorato alla Sanita’, il nuovo Piano socio-sanitario regionale.
“Gli aspetti sanitari della cura della persona finora sono stati separati ma adesso, grazie all’adozione di questo piano, saranno messi insieme e si potra’ avere una continuita’ d’intervento con la dovuta assistenza – ha detto durante l’incontro l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Baldo Gucciardi -. Mettiamo insieme i servizi sanitari e i servizi sociali e questa e’ una svolta culturale per la nostra Regione“.
Alla presentazione erano presenti anche l’assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali Carmencita Mangano e il presidente della IV commissione Sanita’ dell’Ars Giuseppe Di Giacomo.
“Abbiamo messo al centro la persona – ha detto la Mangano -, il paziente, lui stesso soggetto di cura insieme a tutti gli altri soggetti detentori degli interessi di cura con lui. Parlo della famiglia, delle istituzioni per la parte sanitaria e poi degli altri soggetti del territorio, o meglio della comunita’, che insieme co-progetteranno queste azioni a suo favore. Verrà inoltre istituito un albo dove si arruoleranno tutti i soggetti del Terzo settore, proprio perche’ il budget di salute sara’ co-progettato anche da certi soggetti che direttamente erogheranno servizi per i nostri pazienti, anche di soggetti privati“.
L’obiettivo del Piano socio-sanitario sara’ quello di tutelare tutte le fasce deboli e a rischio. Sono previsti sistemi di accreditamento per adulti con disabilita’, soggetti con dipendenze patologiche e minori, e percorsi di erogazione per le cure domiciliari.
“Abbiamo voluto e cercato con tutte le forze questo piano – ha proseguito Gucciardi – con una sinergia fra Governo e Parlamento e adesso la Sicilia ha uno strumento importante, certamente perfettibile, ma da questo momento ci sono delle regole certe che mettono insieme i servizi sociali e i servizi sanitari. Questo e’ il vero grande risultato di cui la Sicilia aveva assolutamente bisogno“.
“Le risorse ci sono, vanno spese bene, ci sono nuovi servizi che vanno previsti, come la lungo-assistenza, cosa diversa dalla lungodegenza. Abbiamo finanziato 1.900 posti di lungo-assistenza con circa 12 milioni di euro dall’assessorato alla Salute“, ha concluso Gucciardi.