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Una nuova vita per il campo Malvagno

Il parcheggio alla Bandita e il “caso” mercato ittico, pioggia di emendamenti sul piano triennale

giovedì 18 Settembre 2025
Area parcheggio porticciolo Bandita, Palermo

Modifiche, tattiche e strategie d’aula. Si entra nel vivo della delibera relativa al piano triennale delle opere pubbliche di Palermo 2025-27. Dopo le barricate sollevate dalle opposizioni nella giornata di venerdì, a Sala Martorana sono ripresi i lavori sul documento programmatico proposto dall’assessore Salvatore Orlando, a cui hanno lavorato congiuntamente le commissioni al Bilancio (presieduta da Giuseppe Milazzo) e Lavori Pubblici (presieduta da Antonio Rini). La bozza prevede un totale 487 interventi. Di questi, 80 sono inseriti nell’elenco annuale 2025 (quello di più immediata esecuzione), con importi vicini ai 400 milioni di euro. Ma stiamo parlando, appunto, di una bozza.

Pioggia di emendamenti sul piano triennale delle opere pubbliche

Il documento è ancora suscettibile di modifiche. Anzi, alcune sono chieste direttamente dagli uffici. Come ad esempio l’integrazione dei progetti del piano FUA (Area Urbana Funzionale). Altre, invece, sono di natura consiliare. Ed è qui che si sta giocando la partita a scacchi fra maggioranza ed opposizioni. Fatto di cui si è parlato in una conferenza dei capigruppo, convocata intorno alle 13 di ieri a Palazzo Comitini.

La gran parte degli emendamenti va a pannaggio del centrodestra. Ma anche il fronte civico-progressista ha messo in campo alcune proposte di modifica, in gran parte riguardanti l’annualità 2026. La scelta di non puntare all’elenco annuale si spiega nella necessità, in diversi casi, di reperire le risorse per potere finanziare i progetti. Ci sono però delle eccezioni, con alcuni emendamenti tecnici che mirano ad inserire progetti ed opere pubbliche all’interno dell’elenco annuale 2025.

Il caso mercato ittico

Tutte le proposte di modifica sono state discusse all’interno della conferenza dei capigruppo. Una riunione iniziata a seduta aperta e che si è conclusa oltre cinque ore dopo. Un confronto fra le due “fazioni” di Sala Martorana che ha portato ad un accordo di massima, al netto di alcune eccezioni. La più importante ha riguardato l’emendamento che punta ad inserire il progetto di riqualificazione del mercato ittico di Palermo. Un’operazione che, secondo gli uffici, dovrebbe costare intorno ai 6,5 milioni di euro. Motivo del contendere è il percorso alla base di questo atto. Il bene infatti è stato al centro di una convenzione sottoscritta fra Palazzo delle Aquile e l’Autorità Portuale. Da allora però si è creata una situazione di stasi, figlia di un rimpallo di competenze che ha portato allo stato di incuria attuale. Per alcuni consiglieri il bene andrebbe abbattuto e ricostruito da zero. Per altri invece bisognerebbe  cercare di salvare il salvabile e recuperare quanto possibile. Questione che, con ogni probabilità, proseguirà domani in aula.

Il pezzo forte: il parcheggio alla Bandita e l’eliminazione dei “tappi”

Altro filone importante ha riguardato il profilo urbanistico. Tre le proposte principali presenti sul tavolo. La prima, avanzata dalle minoranze, riguarda l’eliminazione del “tappo” e al completamento di via Di Benedetto fino a vicolo Gerbino. L’obiettivo è quello di dotare il quartiere di Tommaso Natale di un ulteriore accesso diretto a viale Regione Siciliana, alleggerendo il traffico all’interno dell’area di pertinenza della VII Circoscrizione.

Il secondo punto invece interessa la Costa Sud. Uno dei territori cardine su cui si gioca il futuro della città. L’obiettivo della proposta di modifica è quello di realizzare un parcheggio pubblico a servizio del porticciolo della Bandita e del parco a Mare dello Sperone. La proposta si basa su un ordine del giorno votato qualche mese fa in Consiglio Comunale. L’area individuata sarebbe posta lato monte (a differenza di quanto inizialmente previsto dal progetto comunale). Gli obiettivi sarebbero molteplici: salvaguardare il valore naturalistico e paesaggistico dell’area; garantire la massima permeabilità fisica e visiva fra la città, il parco e il mare; evitare la compromissione del fronte costiero tramite infrastrutture rigide.

C’è poi un terzo emendamento. Atto che sarebbe sostenuto dal consigliere comunale di Noi Moderati Giuseppe Mancuso. La proposta mira all’eliminazione del “tappo” fra via Giovanni Enrico Pestalozzi e viale Regione Siciliana, attraverso una bretella da realizzare nei pressi di un centro commerciale. Costo dell’operazione previsto: circa 860.000 euro.

La nuova piazza a Brancaccio

Fra le proposte di modifica più interessanti figura poi la creazione di una nuova piazza all’interno del quartiere di Brancaccio. L’intervento punta a collegare in futuro via Fichidindia con via Brancaccio, attraverso la creazione di una bretella laterale. L’obiettivo dell’asse stradale è quello di rendere possibile e sicuro l’attraversamento pedonale dei cittadini che si vorranno recare nella chiesa di futura creazione proprio in quell’area. Costo dell’operazione previsto: circa 3,5 milioni di euro.

Emendamenti maggioranza: fra modifiche tecniche e politiche

Come ricordato sopra, alcune modifiche sono di stampo tecnico. Emendamenti necessari ad aggiornare la lista dei progetti finanziati con risorse extracomunali. Una lista in cui rientra la FUA Metropolitana Palermo. Un pacchetto che prevede investimenti per un totale complessivo da 170 milioni di euro da suddividere per tutta la provincia di Palermo e di cui ha parlato in esclusiva la redazione de ilSicilia.it. Con riguardo al capoluogo siciliano, si punta ad inserire nel piano triennale delle opere pubbliche gli interventi di protezione dell’ex colonia estiva del Parco della Favorita e gli interventi di prevenzione caduta massi su viale Diana (1,3 milioni di euro); i nodi intermodali della stazione Brancaccio e Francia (2 milioni); il restyling dei terminal Giulio Cesare (736.000 euro) e Giachery (424.000 euro); la rigenerazione urbana di piazza Boiardo (terminal Notarbartolo, 3 milioni di euro); la riqualificazione di piazza Tukory (2,3 milioni) e di piazza Montalto (2,4 milioni, entrambi gli interventi rientrano nei lavori della linea C del tram).

C’è poi il progetto di restyling dell’area nei pressi del teatro Politeama (1,7 milioni di euro), la creazione di un ufficio in via Messina Marine da destinare ai servizi per i soggetti senza fissa dimora (850.000 euro), la manutenzione dei prospetti e il restauro degli elementi della Cesena di Villa Niscemi (882.000 euro); la riqualificazione degli spazi esterni ai Cantieri Culturali della Zisa (4,2 milioni di euro); il “cineporto di Palermo” presso il padiglione 17 dei Cantieri Culturali alla Zisa (4,2 milioni di euro); i due lotti relativi al completamento del restauro del Teatro Massimo (8,6 milioni + 4 milioni di euro); la creazione di un nuovo sovrappasso in via Perpignano (5,3 milioni di euro); il rilancio del progetto della ciclovia “Green Way” fra Palermo e Monreale (5,6 milioni di euro).

I progetti finanziati con fondi PNRR

Ci sono poi gli interventi finanziati con risorse PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). Un capitolo di spesa che interessa principalmente gli interventi sui plessi e sulle palestre scolastiche. Rientrano in questa categoria le proposte per inserire gli interventi di riqualificazione degli spazi sportivi della scuola media “Leonardo Da Vinci” (484.000 euro), del plesso Borgese a Partanna-Mondello (277.000 euro) e del plesso Mattarella dell’ICS “Di Vittorio (231.000 euro). Spazio anche agli interventi in project financing. Categoria in cui rientrano il recupero dell’area antistante a Villa Deliella (48,6 milioni di euro a carico dei possibili investitori) e del parcheggio da realizzare in piazza Giulio Cesare (11,9 milioni di euro a carico dei possibili investitori).

Una nuova vita per il campo Malvagno

Non mancano le proposte d’aula della maggioranza. Fra queste gli emendamenti tecnici proposti dall’assessore all’Edilizia Scolastica Aristide Tamajo relativi alla creazione di asili nido e alla ristrutturazione dei locali di alcuni istituti esistenti. C’è poi spazio per la proposta che mira ad inserire l’ampliamento delle reti idriche e fognarie fra via Cruillas e via Mango; la riqualificazione del mercato delle Pulci, attualmente in condizioni critiche sul fronte della sicurezza urbana e della qualità dello spazio pubblico; la valorizzazione del cimitero storico degli Inglesi, posto accanto al camposanto dei Rotoli; nonchè la manutenzione del ponte di via Emily Balch, a Falsomiele.

Fra gli emendamenti tecnici spicca l’atto con cui l’Amministrazione punta a finanziare gli interventi relativo alla creazione di un campo da rugby in quella che una volta era l’area del Malvagno, all’interno del parco della Favorita. La struttura, in passato, era finita al centro di una convenzione fra il Comune di Palermo e la federazione di riferimento. Tuttavia, le società sportive hanno faticato ad usufruire dell’impianto, complice la necessità di effettuare alcuni interventi di manutenzione e l’installazione di nuovi servizi, compatibili con i moderni standard pubblici. Situazione che ha portato l’assessore Salvatore Orlando a chiedere all’aula l’inserimento dell’opera nell’annualità 2026. Per realizzare il progetto serviranno circa 2,5 milioni di euro. Un’opera che, qualora portata a termine, si affiancherebbe all’impianto inserito fra le pieghe del FUA Metropolitana relativo al progetto del campo da edificare in via Di Vittorio, allo Sperone.

Gli interventi da inserire nell’elenco annuale 2025

Spazio poi agli emendamenti mirati ad inserire alcuni progetti all’interno dell’elenco annuale 2025. Una lista in cui spiccano la manutenzione del campetto “Andrea Parisi” e delle aree dell’ICS Sciascia (450.000 euro); la manutenzione straordinaria della chiesta di San Paolo, rientrata all’interno delle prorogative della struttura commissariale (2,5 milioni di euro); la realizzazione di interventi di adeguamento delle abitazioni private di anziani non autosufficienti e l’installazione di supporti domotici nelle abitazioni (circa 1 milione di euro); l’accordo quadro per l’esecuzione di interventi nei cimiteri di Palermo e l’ampliamento del camposanto dei Rotoli (1,5 milioni di euro), nonchè la manutenzione ordinaria e straordinaria delle ciclovie esistenti (1,8 milioni di euro).

Le proposte delle opposizioni

Fra le proposte avanzate dai banchi delle opposizioni invece spiccano la realizzazione di un museo memoriale sulla seconda guerra mondiale presso le cisterne di Pier Luigi Nervi (progetto a cui ha lavorato l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi); il recupero della riserva naturale di via Nave. Una proposta che rappresenta l’insieme di tre interventi precedentemente distinti e separati. Secondo gli uffici, le opere dovrebbero richiedere 30 mesi di lavori con un costo complessivo intorno ai 6,7 milioni di euro.

Grande spazio all’ambiente e alla rigenerazione urbana

Spazio anche alle politiche ambientali. Fra gli emendamenti presentati figura il progetto relativo alla creazione di impianti fotovoltaici nei parcheggi comunali. Durante il dibattito in conferenza dei capigruppo però è emersa una criticità dei costi dell’operazione (superiore ai 5 milioni di euro). Pertanto si è deciso di riformulare la proposta, riducendo al momento l’intervento ad un solo spazio (probabilmente piazzale Lennon).

C’è poi il progetto relativo alla realizzazione di due nuovi CCR alla Fiera del Mediterraneo e nella Strada Vicinale Badame (2,5 milioni di euro, di cui 500.000 euro necessari per gli espropri); l’adeguamento di tre magazzini in I Circoscrizione da mettere a disposizione come centri di raccolta per prodotti differenziati. Una lista che si chiude con la rigenerazione urbana di un’area confiscata all’interno del quartiere Guadagna.

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