E’ stato identificato l’uomo che avrebbe ucciso lo scorso 12 agosto, un pitbull nel porticciolo turistico di Marina Villa Igiea all’Arenella a Palermo. I carabinieri della stazione Falde, infatti, hanno denunciato per maltrattamento di animali un 33enne.
L’animale, di circa un anno d’età, era stato recuperato a circa sei metri di profondità, dopo essere stato picchiato brutalmente e affogato.
Secondo quanto riporta Ilenia Rimi, una delle volontarie che ha partecipato all’operazione di recupero e reso noto il fatto pubblicando su Facebook anche le terribili immagini che immortalano il corpo di Jesus, l’uomo sarebbe fuggito dall’Italia, persino abbandonando l’altro cane in suo possesso.
“L’uomo, oltre essere il padrone di Jesus, di cui il vero nome era Ares, aveva in possesso anche un altro cane, Yuma – racconta la volontaria –. A seguito della denuncia delle Associazioni per maltrattamento e uccisione, Yuma è stata sequestrata ed oggi si trova in un posto sicuro, lontana dal suo padrone che ha ucciso barbaramente il suo fratellino”.
Il gip infatti, ha disposto anche il sequestro dell’altro cane di cui l’uomo era proprietario, appunto Yuma, una cagnolina di 4 anni che è attualmente affidata a una delle associazioni animaliste che intervenirono al recupero del “fratellino”.
“Si ritiene che sussista il pericolo di reiterazione delittuosa – ha scritto il gip Ermelinda Marfia nel provvedimento di sequestro e affido – se solo si consideri che la libera disponibilità dell’animale potrebbe consentire e quindi agevolare la commissione di altri reati della stessa specie”.
Yuma è quindi un cane ormai fuori pericolo però ha bisogno di una casa e di una famiglia che si prenda cura di lei.
La volontaria Ilenia Rimi, infatti, sui social fa un appello:”Oggi dobbiamo pensare a Yuma, merita una seconda opportunità e merita una famiglia che la ami per sempre. Chiunque volesse adottarla, dopo il dissequestro, mi contatti al 3335903757 oppure contatti Emanuela Mura al 3925544009″.