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La nota

Policlinico di Palermo, sindacato Snals denuncia: “Gestione inadeguata in Rianimazione e Subintensiva. A rischio sicurezza di pazienti e operatori”

martedì 26 Agosto 2025

Nuova denuncia sindacale al Policlinico Universitario di Palermo. Lo SNALS Università ha inviato una lettera indirizzata alla Direzione Aziendale e agli organi competenti per segnalare “gravi criticità gestionali” che interessano la Rianimazione Polivalente e la Subintensiva di Area Critica e Medica. 

Di seguito la nota integrale:

“La scrivente Organizzazione Sindacale SNALS Università, con la presente, denuncia con fermezza le persistenti criticità gestionali che interessano la Rianimazione Polivalente e la Subintensiva di Area Critica e Medica dell’Azienda Policlinico Universitaria di Palermo.
La problematica principale è rappresentata dalla mancata corrispondenza tra la dotazione di personale infermieristico e di supporto e i reali carichi di lavoro, fortemente incrementati negli ultimi mesi. A tali criticità si aggiunge il ricorso costante a turni aggiuntivi da parte degli operatori della Rianimazione Polivalente, chiamati a sostenere le attività della nuova Subintensiva di Area Critica e Medica, quasi come se si fosse in una paradossale condizione di “regime di esclusività”.
Sebbene quest’ultima presenti formalmente una dotazione di personale che appare adeguata alle attività clinico-assistenziali, di fatto si ricorre con elevata frequenza alla mobilità in urgenza per sopperire a carenze organizzative interne, gravando però in maniera sproporzionata sempre e soltanto sulla Rianimazione Polivalente. Tale modalità, oltre a generare squilibri organizzativi e disagi operativi, contrasta con un principio basilare di equità gestionale: le esigenze legate alle criticità della Subintensiva dovrebbero infatti essere sostenute da un’organizzazione dipartimentale più ampia, coinvolgendo anche altre Unità Operative del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, al fine di distribuire correttamente e in maniera sostenibile i carichi legati alla mobilità. Solo così può essere concretamente attuato quel principio di reciprocità che deve regolare l’intera macro-struttura dipartimentale, la cui stessa esistenza, oltre che quella di un Capo Dipartimento, sarebbe altrimenti priva di reale giustificazione.
La scrivente Organizzazione Sindacale ritiene non più tollerabile il protrarsi di una gestione che, anziché affrontare le carenze con misure strutturali e ad ampio raggio, si limita a interventi emergenziali che mettono a rischio la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori.
Per tali motivi, si chiede con urgenza alla Direzione Aziendale di adottare provvedimenti immediati e concreti per riequilibrare i carichi di lavoro mediante un’adeguata azione organizzativa a carattere gestionale del personale infermieristico e di supporto con l’adozione di coerenti criteri di mobilità in urgenza, distribuendo equamente le coperture su tutte le Unità Operative del Dipartimento di Emergenza-Urgenza e non soltanto sulla Rianimazione Polivalente;
In assenza di risposte con interventi concreti e tempestivi, la scrivente Organizzazione Sindacale SNALS Università si riserva di attivare tutte le iniziative sindacali e di adire nelle sedi competenti e presso i canali di informazione, per tutela dei diritti di tutto il personale coinvolto.
Non sfuggirà ai destinatari in indirizzo, infatti, che le criticità denunciate sono di gravità tale da determinare gravi rischi sia per l’utenza (con conseguente eventuale responsabilità risarcitoria in caso di eventi avversi) che per i lavoratori, costretti ad operare in condizioni di forte stress operativo, sovraccarico di lavoro, rischio di errore nell’applicazione di cure e protocolli e possibile sindrome da c.d. burn out.
La scrivente O.S. invita ancora una volta tutti i destinatari in indirizzo ad attivarsi, ciascuno secondo le proprie competenze, per esprimere gli atti di intervento opportuni onde accertare casi di mala gestio e prevenire eventuali casi di mala sanità.
Giova ricordare che, rispetto alle norme vigenti in uno stato di diritto non possono essere ammesse “zone franche” all’interno delle quali non si esplichi la cogenza delle stesse”.

 

 

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