“Un plauso alla politica che si è mossa in modo unitario e soprattutto per la tempistica che consentirà adesso, dopo ulteriori passaggi tecnici di dare il via ad un’azione di sviluppo e rilancio”. E’ soddisfatto Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Orientale dopo l’approvazione in Senato dell’emendamento che prevede l’ingresso del porto di Siracusa all’Authority Augusta Catania ponendo le basi di un sistema portuale di grandi prospettive nel Mediterraneo (QUI). Nel 2022 peraltro è entrato a far parte dell’AP anche il porto di Pozzallo.
Il presidente Di Sarcina sottolinea quindi l’importanza di una politica che, trasversalmente ha compreso l’importanza di un’unica autorità di sistema per i porti della Sicilia orientale. Primo firmatario dell’emendamento è il senatore Pd Antonio Nicita, relatore il senatore di FdI Salvo Pogliese, cofirmatari tutti i senatori siciliani in un clima di sinergia nell’interesse del territorio. La politica si è quindi mossa tempestivamente e nei giorni scorsi lo stesso Di Sarcina era intervenuto in sede di consiglio comunale di Siracusa. Dopo l’approvazione a Palazzo Madama avvenuta ieri il prossimo step è il passaggio alla Camera, dove si registrerà la stessa condivisione. Il passaggio successivo sarà in Sicilia dove il presidente della Regione Renato Schifani dovrà trasferire le aree all’Autorità portuale.
In linea di massima potrebbero passare un paio di mesi, poi si potrà procedere con le strategie di sviluppo e con l’interlocuzione con il sindaco di Siracusa. L’asse Augusta-Catania, divenuto tridente con Pozzallo si appresta quindi a diventare con Siracusa un polo non solo altamente competitivo ma in grado di essere punto di riferimento a livello internazionale grazie alle singole specificità e vocazioni dei 4 porti.
Del resto come sottolineato nell’emendamento “La politica europea dei porti, tanto in materia di aiuti di Stato quanto in materia antitrust, richiede aggregazioni forti e competitive, in grado di attrarre investimenti pubblici e privati nei porti, nella prospettiva del rilancio del commercio internazionale, della sostenibilità e dell’occupazione. Il PNRR già prevede circa 20 milioni di investimenti, mentre le stesse linee guide FSC 21-27 riguardano, per molte materie, questioni che devono rilanciare tutta la Sicilia sud-orientale, in un’ottica di cooperazione e di efficiente divisione del lavoro e di rilancio dell’occupazione”.