“Sui Liberi Consorzi e le Citta’ Metropolitane serviva subito una presa di coscienza netta che portasse ad una revisione della legge vigente con la previsione dell’elezione diretta dei vertici e dei consigli”. A dirlo e’ Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue: “Oggi votano solamente i sindaci del territorio in un sistema “provvisorio” tenuto in piedi dalla bocciatura del referendum del 2016. La soppressione delle province, annunciata in pompa magna dall’ex governatore Crocetta, ha prodotto solo pessime riforme che hanno smantellato i vecchi enti e privato di diritti i dipendenti”.
Si ricorda, infatti, che le Province erano rimaste in qualche modo sospese perche’ nel 2016 si era parlato di abolizione delle stesse e, di conseguenza, con questa riforma il voto non sarebbe piu’ stato necessario. Nello stesso anno, con la bocciatura del referendum, le cose sono cambiate. Senza il passaggio del referendum, dunque, le province sono state in qualche modo rimesse in piedi seppur con non poche difficolta’.
“E’ giunto il momento – dice il parlamentare regionale – di dare ai Liberi Consorzi ed alle Citta’ Metropolitane la possibilita’ di eleggere direttamente i propri vertici. Per questo ho appena depositato in Parlamento un disegno di legge che vada in questa direzione. E’ un preambolo che assicura al nostro sistema garanzie di democraticita’ e al tempo stesso certezze. La certezza che si attenzionino strade, scuole e beni culturali della nostra regione che per la sola colpa di ricadere in quei territori gia’ definiti “provinciali”, terre di nessuno, si presentano come cattedrali nel deserto, colpite da inarrestabili processi di deresponsabilizzazione”.