Messina sarà la prima città metropolitana in Sicilia ad adottare dei mastelli con codice braille per non vedenti ed ipovedenti. L’iniziativa, prevista nella città dello Stretto, è stata ufficializzata e presentata oggi dal sindaco Cateno De Luca.
“Siamo molto soddisfatti di essere la prima città metropolitana in Sicilia – ha detto De Luca – ad usare per la raccolta differenziata anche mastelli con codice braille per le persone con disabilità visive. La nostra amministrazione sta cercando di adottare tutte le misure necessarie per abbattere le barriere architettoniche e culturali, che non permettono alle persone diversamente abili di condurre una vita normale rendendoli così partecipi alle attività della comunità”. A dirlo il sindaco di Messina Cateno De Luca, durante una conferenza stampa nella sede dell’Unione Italiana ciechi di Messina, durante la quale Messinaservizi Bene comune ha donato 200 mastelli con codice braille per la raccolta differenziata.
“Abbiamo pensato con l’Unione Italiana Ciechi di organizzare questa iniziativa perché per noi – evidenzia il presidente di Messinaservizi Bene Comune Giuseppe Lombardo – questo era un atto necessario per portare avanti un progetto di inclusione sociale, anche partendo dalle piccole azioni quotidiane. E’ compito innanzitutto delle istituzioni fare in modo che tutti i cittadini possano sentirsi parte del cambiamento, portando avanti delle buone pratiche come quella della differenziata”.
Il presidente regionale Unione Italiana Ciechi e presidente della Stamperia Regionale Braille di Catania prof. Gaetano Minincleri ha spiegato come avverrà la raccolta porta a porta con questi particolari mastelli: “Nel coperchio di ogni mastello c’è scritto in codice braille quale materiale è possibile conferire, in questo modo non vedenti ed ipovedenti potranno correttamente effettuare la raccolta differenziata. Siamo grati all’amministrazione per questa sensibilità verso chi ha disabilità visive e speriamo in altre iniziative anche in ulteriori settori come il trasporto pubblico”.
Pietro Currò, del Cda della Stamperia eRegionale Braille, ha spiegato alcuni degli innumerevoli prodotti che possono essere realizzati per l’integrazione culturale e sociale dei non vedenti ed ipovedenti, sottolineando: “Siamo pronti a coadiuvare l’amministrazione fornendo supporti con testi in braille per rendere la città sempre più a misura per i disabili visivi. Possiamo creare anche audiolibri, opuscoli in stampa congiunta NeroBraille, mappe tattili, o modelli architettonici tridimensionali per i non vedenti. Sono loro gli utenti della Stamperia, ed insieme ad essi vengono progettate e sperimentate nuove produzioni e soluzioni che possano agevolarli nella loro vita quotidiana”.