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Dal Comune: "Ditta all'opera a giorni"

Raddoppio del ponte Corleone: lavori all’alba, il cantiere non è ancora partito CLICCA PER IL VIDEO

giovedì 14 Novembre 2024

Cinque mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Non c’è traccia del cantiere per realizzare il raddoppio del ponte Corleone di Palermo. I lavori sono ancora all’alba. Anzi sarebbe meglio dire che è notte fonda sullo stato di avanzamento delle opere finanziate con fondi POC regionali. Il progetto è ambizioso. L’intenzione del Governo regionale e del Comune di Palermo è quella di realizzare due nuove campate da 150 metri di lunghezza, ognuna delle quali sarà dotata di due corsie carrabili. Costo dell’operazione circa 17,5 milioni di euro, finanziati interamente dalla Regione. Un investimento fatto per alleggerire il traffico sulla Circonvallazione di Palermo, rendendo più agevoli gli spostamenti da e verso la città di Palermo, nonchè verso i due principali poli della Provincia, ovvero lo scalo portuale di Termini Imerese e l’aeroporto Falcone-Borsellino. Necessità palesata da tutti i portatori d’interesse, economici e non, ma ad oggi non messa in campo.

Raddoppio del ponte Corleone, da cinque mesi si attende l’avvio del cantiere

Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, tenuta a fine aprile proprio nei pressi del ponte Corleone, la Regione Siciliana aveva annunciato che l’iter dei lavori sarebbe partito di lì a poco, ovvero a giugno. Segnali positivi, in tal senso, erano giunti a maggio. Momento nel quale era arrivata la notizia dell’approvazione della progettazione esecutiva degli interventi. Tutto pronto. Almeno sembrava. E invece no.

Di lì a poco è partito soltanto l’iter burocratico per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria al ponteggio, ovvero di quella che tecnicamente viene definita carpenteria metallica. Le lancette del cantiere si sono sono spostate quindi in avanti di qualche mese, ovvero a settembre. Ma anche in quel caso si è registrato un sostanziale nulla di fatto. La novità è arrivata sempre dal fronte amministrativo, con l’approvazione da parte del Comune di Palermo dello schema di convenzione che, ad ottobre, è stato sottoscritto dalla Regione Siciliana e dall’Anas.

L’assessore Orlando: “A breve consegna dei lavori”

Insomma, ad oggi, la prima pietra non è stata ancora posata, mentre sul fiume Oreto si stagliano ancora gli scheletri dei due piloni realizzati all’inizio degli anni 2000 nel vecchio lotto di lavori mai conclusi. E oggi quali sono le prospettive? A dare un’idea di massima sull’inizio effettivo degli interventi è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo Salvatore Orlando. “Lo schema di convenzione è già stato firmato. Da qui a qualche giorno verrà effettuata la consegna del cantiere alla ditta appaltatrice, ovvero un’azienda di Capo d’Orlando“.

Ci vorranno otto mesi a carreggiata

Sui tempi per realizzare le due campate e le relative opere accessorie, l’esponente della Giunta Lagalla rimane ottimista. “Credo ci vorranno circa otto mesi a carreggiata“, evidenzia l’assessore Orlando. Facendo un rapido calcolo, ciò vuol dire che la prima delle due strutture dovrebbe essere realizzata entro agosto 2025, mentre per la seconda si dovrebbe attendere almeno aprile 2026. Non è da escludere però che i ritardi sulla tabella di marcia possano comportare un allungamento dei tempi. Chi vivrà, vedrà. Ma prima di scrivere la parola fine su un racconto, bisogna quantomeno partire dal “c’era una volta“. Ma al momento quella pagina è ancora bianca.

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