Il Comune di Taormina formalizza le proprie perplessità al progetto per le opere di salvaguardia ed il restauro geoambientale di Isola Bella.
Il sindaco Mario Bolognari ha inviato infatti una nota al Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana e al Ministero dell’Ambiente, nonché alla presidenza della Regione, alla Soprintendenza di Messina, a Legambiente e al Parco di Naxos, al WWF, al Cutgana (ente gestore di Isola Bella).
Oggetto della comunicazione è il progetto di ripascimento da 2 milioni 900 mila euro di un tratto di Isola Bella previsto dal Comune nella passata legislatura e contestato da Legambiente. Su queste future opere il Ministero al momento ha intanto dato disponibilità a finanziare con 162 mila euro la progettazione degli interventi.
“La baia di Isola Bella – scrive Bolognari – costituisce un contesto ambientale e naturalistico unico al mondo, oltre che possedere delle connotazioni paesaggistiche, geologiche e antropologiche di rara bellezza. Infatti, proprio per le caratteristiche del luogo, da un punto di vista sedimentologico va evidenziato come la Baia di Isola Bella non abbia mai “sofferto” di un problema conclamato di erosione della spiaggia, in quanto l’equilibrio in atto, tra i sedimenti presenti nella baia, rappresenta proprio la peculiare caratteristica della stessa Isola Bella, collegata a fasi alterne alla terra ferma dal sottile istmo generato dallo spostamento dei sedimenti in funzione della marea e delle correnti. Il tutto evidenzia la rilevante valenza ambientale del sito, del resto già nota a tutti”.
“Nel fare le presenti considerazioni – continua il primo cittadino – tengo conto anche delle interlocuzioni verbali avute con i rappresentanti delle associazioni ambientalistiche, dell’ente gestore e delle autorità preposte alla tutela, che leggono per conoscenza, i quali hanno avuto modo di rappresentare l’allarme in merito alla progettazione in corso di redazione. Infatti, ancorché a conoscenza del fatto che la proposta progettuale scaturisce da una scheda Rendis proposta dall’Amministrazione di Taormina in passato, oggi gli indirizzi e gli intendimenti devono essere intesi come fortemente volti alla esclusiva “riqualificazione” ambientale costiera, mentre questa Amministrazione non può non esprimere forti perplessità sull’ipotesi avanzata”.
Secondo i vertici della casa municipale “gli eventuali interventi potrebbero mettere in serio pericolo i fondali di Isola Bella, interessando, direttamente o indirettamente, le praterie di Posidonia Oceanica ivi presenti mediante l’immissione di sedimenti che, a causa dell’equilibrio oramai conquistato dalla linea di costa, andrebbe ad interessare i fondali prospicienti la baia e quindi quelli “protetti” dalla riserva e dai siti Rete Natura 2000 o, in diversa collocazione, far avanzare la linea di costa sino a far perdere la connotazione storica della baia”.
“È quindi volontà – conclude Bolognari – di questa Amministrazione rappresentare la necessità di un approfondimento delle tematiche evidenziate, nell’ottica di una azione di salvaguardia utile e ambientalmente compatibile con il sito in argomento, anche in un eventuale incontro di chiarimento e approfondimento per il quale ci si dichiara fin da ora disponibili”.