Si è svolta questa mattina all’Urban Center di Siracusa la seconda giornata di lavori di “Siracusa un museo nel Mediterraneo, tra passato e futuro. Elaborazione vademecum per migliorare l’accoglienza turistica a Siracusa”. Tanti ed interessanti i temi trattati, dalla valorizzazione dei beni culturali della città alla sostenibilità, dal miglioramento dei sistemi di accoglienza turistica ad una nuova consapevolezza che la strada da percorrere si possa fare in un’ottica di sinergie, con la capacità di innovare il turismo contemperando i vari aspetti strategici di questa sfida.
Nell’occasione è intervenuto il presidente di Noi albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano. Il massimo rappresentante dell’industria dell’ospitalità aretusea si è occupato della sessione Turismo e beni etno- antropologici, e proprio le parole di Rosano si sono rivelate una preziosa opportunità per puntare l’attenzione sui successi, i traguardi raggiunti e quelli mancati, nonché le criticità e strategie per incrementare. Valutazioni oltre i numeri, con un focus a 360 gradi, anche per quanto concerne la qualità del turismo a Siracusa e le prospettive per una realtà di riferimento dell’accoglienza in Sicilia.
“Tra passato e futuro c’è il presente, e per Siracusa il presente è decisamente straordinario – spiega Rosano -. Siracusa ha superato il milione di presenze nel 2023 e ci stiamo avvicinando in termini concreti e significativi ai numeri di Taormina. Noi, tuttavia, possiamo contare su un turismo culturale di grande qualità. Negli anni futuri contiamo di scavalcare o perlomeno avvicinarci a Taormina. Siamo convinti che entro i prossimi 2 o 3 anni a Siracusa ci potrà essere un dato delle presenze ancora più straordinario, con l’opportunità di attestarsi su Un milione 600 mila pernottamenti. E’ altrettanto evidente che ora viene la parte difficile e questa crescita va gestita bene. Per la prima volta il turismo straniero ha superato quello italiano e siamo adesso al 54% contro il 46%, questo non era mai successo e occorre dare continuità a tale dato e consolidarlo. Questo movimento va fidelizzato e per centrare l’obiettivo vanno risolte le criticità che affliggono il nostro territorio”.
Rosano, con la sua esperienza e lungimiranza, da anni porta avanti, in prima linea, alla guida dell’associazione Noi Albergatori Siracusa, importanti battaglie, finalizzate a sollecitare la risoluzione delle carenze residue sul territorio, che ancora adesso rappresentano un vulnus per una città in grande crescita: “Mi riferisco alla carenza di parcheggi e alla viabilità, temi sui quali le scelte dell’Amministrazione diventano fondamentali e bisognerà essere incisivi”. “Siamo ad un bivio, anche perché la situazione della zona industriale segna il passo, invece il turismo cresce e diventa una grande possibilità per dare occupazione e un futuro ai nostri giovani, affinché le nuove generazioni non debbano essere costretta a varcare lo Stretto di Messina per andare a cercare fortuna altrove”.
“Nel nostro territorio si sta registrando una crescita di assoluto rilievo del mercato americano – sottolinea Rosano -. Gli Stati Uniti stanno diventando un mercato sempre più importante per la Sicilia e Siracusa è una destinazione che piace molto. Ma ci sono anche altre realtà che avanzano e mi riferisco al turismo dell’est: Polonia, Ungheria ed anche l’Ucraina, al di là delle tristi vicende della guerra. Riscontriamo segnali di crescita, inoltre, sui mercati orientali, Cina e Corea del Sud in particolare. E’ importante diversificare i mercati ed essere attrattivi in più contesti. Un tempo si pensava che potessero bastare i mercati tradizionali, come la Germania, la Gran Bretagna e la Francia: oggi non può più essere così francesi e tedeschi. Le prospettive di crescita complessiva sono sotto gli occhi di tutti, la vera sfida che ci attende sta nella capacità che avremo di valorizzare tutto l’enorme potenziale del nostro territorio, affrontare le criticità e dare il massimo al visitatore. Al resto ci penserà la bellezza di Siracusa.