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Il quadro

Salta in I Commissione il parere su Santonocito, dal Policlinico di Messina a Iacolino: si infittisce il rebus della sanità

martedì 2 Dicembre 2025
Giorgio Giulio Santonocito

Non si sbroglia la matassa sulle nomine della sanità. Resta ancora in bilico la posizione di Giorgio Giulio Santonocito, il cui futuro è destinato all’A.O.U. Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania nelle vesti di direttore generale. E’ stato infatti rimandato l’esame sulla richiesta di parere che si sarebbe dovuto svolgere oggi in I Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate. La Commissione avrà tempo di esprimersi sul possesso dei requisiti e sull’insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità fino a giorno 14 dicembre, giorno in cui prevarrà il silenzio assenso.

Una serie di cause concatenate è alla base del rinvio. In questa settimana infatti, tutte le attenzioni e tutte le energie saranno concentrate sulla Finanziaria. Oggi, a partire dalla ore 10:00, infatti, la II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone tonerà a riunirsi per proseguire un percorso, fino ad oggi, senza evidenti sbavature e grossi ostacoli. Lavori che dovranno concentrarsi, però, solo in mattinata. Il pomeriggio sarà off-limits: Sala d’Ercole aprirà le proprie porte in anticipo per votare la mozione di sfiducia al presidente della Regione Renato Schifani, portata avanti dai 23 deputati di opposizione tra le fila di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente. 

Disdetta per oggi la I Commissione, si riunirà domani con all’ordine del giorno l’interrogazione per l’istituzione di una sede concorsuale a Palermo per la Sicilia Occidentale, che vede come prima firmataria la dem Valentina Chinnici. La discussione su Santonocito invece verrà slittata di una settimana, a martedì 9 dicembre, quando le acque saranno meno agitate, terminerà l’iter in Commissione della Manovra e prenderà il via in aula la discussione generale.

Ma non solo. Secondo voci tra i corridoi di Palazzo dei Normanni l’intenzione sarebbe quella di temporeggiare e prendere ulteriore tempo.

Un primo stop era arrivato già due settimane fa, martedì 18 novembre. In quell’occasione PD e M5S avevano sollevato dubbi e perplessità per via del nuovo schema per la nomina dei manager, presentato durante l’ultimo vertice di maggioranza dal presidente della Regione Renato Schifani: “Abbiamo deciso di dare una svolta straordinaria di carattere politico: i nuovi direttori generali non saranno scelti soltanto dalla giunta, ma prima saranno selezionati da una commissione composta da tre soggetti nominati, uno dal presidente della Regione, un altro da Agenas e il terzo dalla conferenza dei rettori. Questa è una risposta da parte della politica, ci sarà una selezione rigorosa: proporranno delle terne e all’interno di queste poi deciderà la politica. Riteniamo così di dare un segnale non soltanto al mondo della sanità ma anche ai cittadini“. Dem e pentastellati avevano chiesto così chiarimenti da parte del governatore: attendere le nuove direttive o procedere anche con Santonocito secondo le vecchie indicazioni?

Ma perché tanta attesa per il via libera a Santonocito?   

Proprio Santonocito, infatti, riveste un ruolo non indifferente nel mosaico della sanità siciliana, legato anche alla posizione di Salvatore Iacolino, oggi dirigente generale della Direzione strategica dell’assessorato alla Salute e, nelle scorse settimane, al centro degli scontri tra il presidente della Regione Renato Schifani e il gruppo di Fratelli d’Italia. Già al Policlinico “G. Martino” di Messina, Santonocito subentra a Catania dopo il pensionamento di Gaetano Sirna. Il disco verde da parte della I Commissione potrebbe così aprire nuovi orizzonti, con Iacolino che potrebbe trovare così una nuova collocazione nella città delle Stretto, sciogliendo così le riserve sul Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica, per il quale si aprirebbero i casting.

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