Lavoratori della sanità pubblica e di Seus 118 ancora in attesa degli incentivi statali destinati con il “Cura Italia” a chi è stato impegnato nell’emergenza pandemica Covid-19; operatori precari e della sanità privata che in questi mesi hanno combattuto in prima linea incredibilmente esclusi dai benefici; e infine management del sistema sanitario regionale ancora incompleto e spesso selezionato con criteri non proprio meritocratici.
Sono alcuni dei temi che i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno sollevato in una nota che hanno inviato all’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza.
“La tensione sociale che sta via via montando tra i lavoratori rischia di raggiungere livelli di guardia estremamente alti, considerato anche che il tavolo di confronto governo-sindacati si è interrotto incomprensibilmente da oltre 40 giorni“, dicono i segretari generali regionali Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango, chiedendo una convocazione tempestiva per affrontare alcune di queste urgenti questioni.
“In questi mesi – proseguono i sindacalisti – anche grazie all’impegno di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, sia a Roma che in Sicilia, sono state approvate alcune importanti leggi (Cura Italia, Decreto Rilancio, Legge di stabilità regionale) che hanno introdotto apprezzabili interventi in favore dei lavoratori della sanità pubblica e della Seus 118. Adesso, però, è necessario dar seguito ai dettati delle norme per rendere pienamente attuabile il pacchetto di interventi. E diventa perciò imprescindibile proseguire e con la massima urgenza il confronto con le organizzazioni sindacali, così da giungere tempestivamente alla definizione degli accordi che permetteranno di ridistribuire nel modo migliore le risorse già stanziate e identificare eventuali fondi aggiuntivi per implementare la platea dei beneficiari, estendendo gli incentivi a tutti coloro i quali sono stati impegnati nella lotta al coronavirus“.
“Infine – concludono Agliozzo, Montera e Tango – in sede di convocazione, chiederemo all’assessore Razza di affrontare anche il tema “caldo” del management delle aziende del Sistema sanitario regionale. Il completamento del quadro manageriale non è più rinviabile, anche in vista dell’applicazione delle disposizioni relative all’emergenza sanitaria Covid-19, e ci aspettiamo che le nomine vengano fatte seguendo criteri più prettamente meritocratici e non seguendo logiche di appartenenza politica“.