“A giorni firmerò un importante protocollo col ministro della salute sulle risorse da destinare all’edilizia sanitaria siciliana. Un iter che ho seguito personalmente. Pochi giorni fa la conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole alla rimodulazione del piano sanitario per le strutture ospedaliere da finanziare con le risorse ex articolo 20 in Sicilia. Si sbloccano sostanzialmente 800 milioni di euro per l’edilizia sanitaria che serviranno per costruire tre nuovi ospedali e ristrutturarne un quarto nella città di Palermo”. Lo dice Renato Schifani, presidente della Regione siciliana a margine di un convegno a Palermo.
“Il nostro fiore all’occhiello naturalmente sarà la partenza al più presto dei lavori del ripristino di una incompiuta del Polo pediatrico.- aggiunge – Il nostro obiettivo è quello di fare partire i lavori sicuramente all’entro l’anno prossimo definirli al più presto. Sono interventi massicci che guardano anche Policlinico di Palermo che guarda con manutenzione del Civico di Palermo. Abbiamo voluto concentrare questa volta la nostra attenzione sulla Sicilia occidentale, posto che abbiamo riscontrato che il la Sicilia orientale la qualità della vita ospedaliera è di grande livello”.
Le opere
Le opere inserite nell’accordo hanno un valore complessivo di 747,7 milioni di euro. In particolare, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas Civico-Di Cristina; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del Polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale Cervello (padiglione A).
“Sui dirigenti generali della Regione il tema è il totale rinnovamento, tranne per qualche eccezione. Ho in mente qualcuno, ma non è corretto fare dei nomi, saranno soltanto due, tre”. Così prosegue il presidente Schifani. “Serve rinnovare e inserire nuove entusiasmo, perché è giusto che sia così – ha continuato – E’ giunto il momento di lanciare nuove leve, perché moltissimi dirigenti ormai hanno fatto una bellissima carriera ma si trincerano dietro l’immobilismo o dietro, a volte, l’assunzione di posizioni quasi dominanti all’interno di assessorati, questo non potrò consentirlo, ormai ho le idee chiarissime”.
Liste di attesa
“Saremo intrasigenti, i direttori generali sono stati nominati a tempo. Hanno un anno di tempo per ridurle. Saranno chiamati alla scadenza dei loro mandati e verificheremo la loro attività. Sul caso delle liste d’attesa all’Asp di Agrigento – ha ricordato Schifani – sono intervenuto e verrà effettuata un’ispezione rigorosa. Non basta chiedere scusa dopo che il danno è stato effettuato”.
Il tema siccità
“Voglio esprimere solidarietà a quella parte di popolo siciliano che in questo momento sta vivendo estreme difficoltà nell’approvvigionamento idrico”.
Così afferma il presidente Schifani nel suo intervento durante un convegno a Palermo a proposito della siccità in Sicilia. “Stiamo vivendo un momento di crisi idrica, e gli eventi atmosferici non ci aiutano. – aggiunge – Ce la stiamo mettendo tutta e faremo in modo che per la prossima estate i dissalatori mobili possano essere in funzione, in aggiunta ai nuovi pozzi che stiamo individuando, per evitare che la crisi idrica possa essere sempre più drammatica”. “C’è una guerra tra poveri, Comuni che si fanno guerra per avere più o meno acqua, cercheremo di garantire tutti con il massimo della responsabilità”, aggiunge Schifani.