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Riscopre un pezzo del suo passato

Scicli, consegnato l’antico Lavatoio di Santa Maria la Nova, Abbate: “Una perla da valorizzare”

lunedì 15 Dicembre 2025
È stato restituito alla comunità di Scicli l’Antico Lavatoio di Santa Maria La Nova, restaurato grazie a un finanziamento regionale di 100 mila euro voluto fortemente dal deputato regionale Ignazio Abbate. La partecipata cerimonia di consegna, svoltasi ieri, domenica 14 dicembre, ha segnato un momento significativo nel recupero della memoria storica cittadina.
Il lavatoio, situato in via Dolomiti, è un elemento cruciale nel contesto del quartiere di Santa Maria La Nova e San Guglielmo. Questi quartieri rappresentano, infatti, il luogo dello “scambio di testimone” nel graduale passaggio plurisecolare della città dal colle di San Matteo alla vallata, fungendo da sedimento in cui si specchiano e si trasmettono le tradizioni religiose e culturali della città alta alla Scicli contemporanea.
​Ignazio Abbate ha espresso grande soddisfazione per il completamento di un progetto che va oltre il semplice recupero edilizio: “Quando, mesi fa, gli amici sciclitani mi fecero scoprire questa straordinaria testimonianza del tempo che fu, colsi subito la necessità di intervenire. Questo luogo, fino a pochi decenni fa, era un vero centro di socialità: un’occasione di scambi, di amicizia, di familiarità per le casalinghe che si incontravano qui per lavare i panni, quando l’acqua corrente non era ancora diffusa in casa. Oggi, restituire questo sito, dopo anni di degrado causato purtroppo dall’inciviltà, significa restituire a Scicli una parte viva della sua identità.”
“Oggi è una giornata di grande gioia. Scicli si arricchisce di un’altra perla di storia e tradizioni. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato, in particolare alla Presidente Ficili, all’Amministrazione comunale e a tutti gli amici che hanno supportato l’iter amministrativo e la gara d’appalto,” ha concluso l’onorevole Abbate.
​Il finanziamento regionale ha permesso non solo il rifacimento del tetto crollato e la pulizia profonda dell’area, ma si è inserito in un più ampio progetto di riqualificazione urbanistica di un’intera porzione di quartiere, ivi compreso il sovrastante costone roccioso, che è stato messo in sicurezza. Grazie ai ribassi d’asta, è stato possibile estendere la pavimentazione in pietra e implementare l’illuminazione pubblica.
​Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco Mario Marino e la presidente del Consiglio Desirè Ficili.
​Dopo la benedizione di Don Nello Garofalo, il taglio del nastro ha emozionato i presenti: le protagoniste sono state diverse donne del quartiere che, portando i loro panni in bacinelle di metallo, hanno dato vita a un simbolico lavaggio a mano, rinnovando l’antica tradizione delle massaie e sigillando idealmente la riconsegna del bene alla comunità.
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