“Il comparto corilicolo dei Nebrodi è travolto da una crisi senza precedenti, con una perdita delle rese che supera l’80% e intere aree in cui il raccolto 2025 è letteralmente azzerato. Siamo davanti a un’emergenza che mette in ginocchio centinaia di aziende agricole e intere comunità montane. La Regione non può restare a guardare”.
Lo dichiara Matteo Sciotto, che ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente della Regione e all’assessore all’Agricoltura per chiedere interventi immediati e misure strutturali a tutela del comparto.
Sciotto evidenzia come la crisi del settore sia frutto di una “convergenza devastante di eventi climatici estremi, siccità persistente, gelate anomale, fitopatie, attacchi parassitari e danni provocati dalla fauna selvatica”, fattori che “hanno compromesso irrimediabilmente le produzioni e messo a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende agricole dei Nebrodi”.
La situazione, precisa il deputato, riguarda in particolare i territori di Montalbano Elicona, Tortorici, Sinagra, Raccuja, Ucria, Castell’Umberto, San Salvatore di Fitalia e Galati Mamertino, dove molti imprenditori agricoli “sono stati costretti ad abbandonare le cure colturali, non potendo sostenere costi ormai insostenibili a fronte di una produzione inesistente”.
Nell’interrogazione depositata all’Ars, Sciotto chiede al Governo regionale:
- la dichiarazione immediata dello stato di crisi per il comparto corilicolo dei Nebrodi per l’annualità 2025, come richiesto all’unanimità anche dal Consiglio Comunale di Montalbano Elicona;
- l’attivazione tempestiva di ristori diretti alle aziende danneggiate e misure di sostegno al reddito delle famiglie agricole;
- interventi per la salvaguardia dell’occupazione stagionale, oggi seriamente compromessa;
- un piano strutturale di resilienza della nocciolicoltura siciliana, capace di fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici e delle emergenze fitosanitarie;
- tempi certi e verificabili per l’attivazione degli aiuti, «per evitare che la burocrazia aggravi irreversibilmente una situazione già drammatica».
“Senza un intervento rapido e concreto – afferma Sciotto – rischiamo un arretramento irreversibile: perdere superfici coltivate, competenze produttive, intere economie familiari e il presidio umano delle aree interne dei Nebrodi. La nocciolicoltura non è solo agricoltura: è identità, paesaggio, storia e futuro di un territorio che oggi chiede alla Regione risposte, non rinvii”.
Sciotto conclude auspicando che “il Governo regionale riconosca la gravità della condizione e apra immediatamente un tavolo operativo, perché ogni giorno di ritardo equivale a un ulteriore colpo a un comparto già al limite della sopravvivenza”.





