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Il segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, a Palermo per presentare il primo corso della scuola di formazione politica e sociale intitolata a Piersanti Mattarella, per commemorare il presidente della Regione Siciliana, nel 41 anniversario del suo barbaro omicidio. Presenti i nipoti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
“Non si può immaginare che di fronte alle grandi terribili sfide che abbiamo davanti ci si presenti con una classe dirigente improvvisata. Crediamo che sia fondamentale che ci sia una grande forza del lavoro di preparazione dei giovani che vogliono avvicinarsi alla politica, che non è una professione ma un impegno che va fatto con competenza e professionalità. La politica deve essere fatta da persone libere, in grado di dire di no”, così Enrico Letta ha aperto la conferenza stampa nella sede del PD Sicilia.
“Stiamo lavorando a livello nazionale per una Università democratica, ci lavoreremo con maggiore determinazione nelle prossime settimane – prosegue il segretario nazionale – La Fondazione che abbiamo costituito guidata da Gianni Cuperlo sta lavorando ad attività di formazione costruite attorno a corsi nazionali che si svolgono in due mesi, altro esperimento importante”.
Alla presentazione del primo corso Andrea e Piersanti Mattarella, nipoti del Capo dello Stato. “L’obiettivo è di formare una classe dirigente consapevole, costruire generazioni in grado di partecipare in modo consapevole alla costruzione della proposta politica”, ha aggiunto Anthony Barbagallo, segretario del Pd siciliano. La Prima lezione si terrà l’11 giugno. In tanti hanno accolto l’invito a tenere lezioni: Paolo Gentiloni, Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Giovanna Bottari, Roberto Fico, Rino La Placa.
“Sosteniamo in modo convinto il governo Draghi, alle volte ho l’impressione che siamo gli unici a farlo, questo non mi spaventa perché abbiamo le spalle larghe, ma mi fa riflettere. Per noi non significa prendere solo i benefici quando le cose vanno bene, ma assumersi le responsabilità di dire la verità agli italiani durante passaggi complicati”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, a Palermo.
“Bisogna dire agli italiani la verità: stiamo entrando in una recessione economica se non compiamo gesti in grado di evitarla. La situazione drammatica internazionale che ha prodotto l’aumento dei costi di gas ed energia, sta portando dei danni molto pesanti alle famiglie, alle imprese, alla pubblica amministrazione. La situazione peggiorerà, a meno che non si interverrà in modo forte a livello europeo e a livello nazionale”.
“Siamo aperti ad altre forze, perché vogliamo una coalizione ampia e con la presenza di realtà civiche. Le elezioni in Sicilia capitano casualmente prima delle nazionali, noi svolgeremo la preparazione della campagna elettorale e sceglieremo programma e candidato solo per il bene dell’Isola, che ha bisogno di voltare pagina: non lo diciamo solo noi che il governo Musumeci fa schifo, lo dice anche metà del centrodestra”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, a Palermo.
Un’occasione per affrontare anche la tematica delle amministrative nel capoluogo siciliano il 12 giugno. Una stretta di mano ha siglato l’impegno di Letta a sostenere la richiesta di un “patto per Palermo” del candidato sindaco del centrosinistra Franco Miceli. Alla manifestazione promossa dal Pd siciliano, a Villa Filippina, per sostenere la sua candidatura, introdotta dal segretario regionale del partito Anthony Barbagallo e dal segretario provinciale Rosario Filoramo, Franco Miceli ha infatti chiesto il sostegno di tutte le forze democratiche della coalizione che lo appoggia perché il governo centrale e il Parlamento accolgano la sua richiesta che si diano a Palermo gli strumenti per “rimettersi in moto”.
Il Comune non ha nemmeno il personale necessario per cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei e, pur non avendo debiti, non ha la possibilità di fare gli investimenti necessari per attuare le indicazioni dell’UE per “la transizione ecologica, lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale e la lotta alle diseguaglianze”, ha detto Franco Miceli.
Enrico Letta ha sottolineato che il candidato sindaco del centrosinistra “è stato deciso a Palermo, a differenza della destra che decide ad Arcore. Franco Miceli”, ha aggiunto Letta, fermamente convinto che “Franco Miceli sarà il prossimo sindaco di Palermo, chiunque sia il candidato della destra. Quando siamo uniti non ci batte nessuno”. Il segretario del Pd ha condiviso il riferimento fatto da Miceli alle conseguenze che avrà la guerra in Ucraina nel mondo e anche da noi, e alla necessità di reagire subito per far loro fronte. “La recessione che si annuncia avrà ripercussioni anche in Italia, soprattutto qui, dove si è più fragili, per cui bisogna intervenire subito, prima che divampi l’incendio. Il mio impegno personale – ha proseguito – sarà l’impegno di tutto il partito perché si faccia quello che la comunità nazionale deve a Palermo”.