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La nota della società

Servizio idrico nella provincia di Agrigento, Siciliacque: “Non raggiunto alcun accordo con Aica”

sabato 23 Agosto 2025
Sulla situazione debitoria di Aica (la società che gestisce il servizio idrico ad Agrigento e provincia) nei confronti di Siciliacque e all’atto di pignoramento presso terzi attualmente in corso, Siciliacque informa che “non è stato raggiunto nessun accordo extragiudiziale e l’unica via per la composizione è dare seguito a quanto stabilito dalla procedura esecutiva in atto”.
Lo sottolinea Siciliacque ricordando che il debito complessivo di Aica, accumulato dal 2023 ad oggi, ammonta a circa 23 milioni di euro come sorte capitale.
Dopo aver avviato le azioni giudiziali per il recupero del credito, Siciliacque ha ottenuto la provvisoria esecutorietà parziale e limitata a circa 2 milioni di euro, oltre spese legali e interessi di mora. E, in assenza di adempimenti spontanei da parte di Aica e dei suoi azionisti, ha attivato i pignoramenti presso terzi. “Pur apprezzando quanto è stato fatto in questi giorni dal nuovo vertice di Aica, al quale rinnoviamo il supporto, permangono gravissime situazioni debitorie di cui i soci di Aica sono a conoscenza“, conclude la società. 

La replica di Aica: “L’accordo con Siciliacque esiste ed è stato accettato”

“Aica precisa con fermezza che l’accordo per lo sblocco dei conti correnti esiste, è stato formalmente accettato da Siciliacque e trasmesso anche a Prefettura, Procura e assessorato regionale all’Energia. È quindi del tutto fuorviante e gravissimo che oggi Siciliacque diffonda un comunicato stampa che nega ciò che essa stessa ha messo nero su bianco”. Lo dice in una nota l’Azienda idrica dei comuni agrigentini, che indica i passaggi dell’accordo per il pagamento immediato di 2 milioni di euro, rinuncia di Siciliacque ai pignoramenti e definizione transattiva entro il 30 settembre.

“È utile precisare – spiega Aica – che l’unico chiarimento ancora in corso con Siciliacque riguarda la quantificazione degli interessi: nella loro stessa nota del 22 agosto, Siciliacque ha accettato di rinviare la decisione definitiva al giudice, ma ha riportato una cifra parziale di 83.585 euro invece di 364.306,73 complessivi. Proprio su questo punto, già dalla mattinata, Aica ha precisato meglio i termini della proposta conciliativa, riformulando la richiesta di chiarimento, con l’intesa di definire oggi la questione in modo definitivo per poter permettere nella giornata di lunedì di compiere gli adempimenti formali per la rinuncia del pignoramento mediante la trasmissione dell’attestazione bancaria e del mandato di pagamento, così come richiesto da Siciliacque”. 

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