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Opposizioni lasciano l'aula: "Gestione clientelare"

Settanta milioni per Palermo, approvato l’avanzo vincolato: fondi per strade, illuminazione e stadio

sabato 29 Novembre 2025
Stadio Renzo Barbera, Palermo

Frattura politica in Consiglio Comunale sull’avanzo vincolato del Comune di Palermo. Ieri sera, l’aula ha approvato la delibera con la quale vengono sbloccati investimenti per un importo complessivo da 70 milioni di euro. Venti i favorevoli, con un solo astenuto (il presidente Giulio Tantillo). Una prova di forza della maggioranza, arrivata al termine di un lungo confronto con le opposizioni. Dibattito infruttuoso visto che, dopo diverse ore di sospensione, le minoranze hanno deciso di abbandonare l’aula, arrivando a parlare in una nota di “gestione clientelare dei fondi pubblici“.

Di ben altro avviso è stato il sindaco Roberto Lagalla. “Questo è un passo importante per Palermo – ha commentato il primo cittadino -. Un segnale concreto di efficienza amministrativa e di attenzione verso i bisogni della città. Continueremo a lavorare con determinazione affinché ogni risorsa si trasformi in un’opera, un servizio, un miglioramento reale per i cittadini“. Mentre Brigida Alaimo, assessore al Bilancio, si è concentrata sulla tipologia di investimenti sbloccati. “Gli interventi programmati rispondono a priorità di manutenzione urbana, investimento e sicurezza. In particolare, l’avanzo consentirà anche di incrementare il numero delle assunzioni a tempo determinato della Polizia Municipale, garantendo un rafforzamento significativo dell’organico“.

Soddisfatto del risultato raggiunto anche il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo. “I risultati di questa manovra parlano chiaro e rispondono a esigenze concrete e non più derogabili: oltre 70 milioni di euro che finalmente potranno essere investiti per interventi attesi e indispensabili. Queste risorse consentiranno di intervenire sulla manutenzione delle strade, sul potenziamento della pubblica illuminazione, sulle potature e sulla cura del nostro patrimonio artistico. Sarà finalmente realizzato l’asilo dedicato a padre Pino Puglisi, un’opera simbolica per l’intera comunità di Brancaccio. Era doveroso procedere senza ulteriori rinvii, per non pregiudicare la realizzazione di interventi così urgenti e attesi dai cittadini. Lavoriamo ora per tradurre queste risorse in servizi e opere, nella speranza di ritrovare tutto il Consiglio unito nel comune obiettivo di lavorare per il bene della nostra comunità“.

Cosa prevede l’avanzo vincolato di Palermo

L’approvazione dell’atto è arrivata intorno alla mezzanotte. Il centrodestra è riuscito così a rispettare il termine ultimo  del 30 novembre imposto dagli uffici. Le risorse, infatti, dovranno essere impiegate entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Un margine minimo per riuscire a spendere le economie messe a disposizione nell’avanzo vincolato. Pagine nelle quali figurano una serie di interventi. Fra questi figurano lavori di manutenzione stradale, potature e potenziamento dei sistemi di illuminazione pubblica.

In particolare, viene rimpinguato per 150.000 euro il fondo per le spese legali del Comune di Palermo; 200.000 euro per la creazione di aree sgambamento cani; 450.000 euro per le spese di assenza dal servizio dei consiglieri di Circoscrizione; 1,2 milioni di euro per l’acquisto di barriere e dissuasori; 700.000 euro per l’acquisto mezzi per l’area del Verde; 230.000 euro per realizzare una sinagoga; 770.000 euro per ristrutturazione fontane e beni storici; 3,7 milioni per potenzimento ore del personale a tempo determinato della polizia municipale, nonchè altri 6,4 milioni per acquisto attrezzature, divise e software.

E ancora sono previsti 300.000 euro per la creazione di sistemi di video-sorveglianza nelle ville storiche; 3,1 milioni di euro per rimpinguare l’accordo quadro sulle potature; 6 milioni di euro per l’acquisto, la progettazione e la realizzazione dei lavori per installare nuovi guard-rail; 652.000 euro per lo smaltimenti delle acque meteoriche in via Castelforte; 350.000 euro per la messa in sicurezza da caduta massi in via San Martino; 1,4 milioni di euro per il potenziamento degli impianti di illuminazione pubblica; 700.000 euro per l’eliminazione dei tappi stradali, 128.000 euro per il completamento della ristrutturazione del mercato ittico.

Soldi per lo stadio Renzo Barbera e per l’asilo a Brancaccio

E’ stato previsto un fondo da 1,3 milioni di euro per la manutenzione delle scuole; 500.000 euro per l’accordo quadro sul restyling dei sottopassi di Palermo; 1,5 milioni di euro per il rilancio del mercato delle Pulci; 2,5 milioni per il progetto della bretella di collegamento in viale Aiace; 650.000 da utilizzare per un fondo dedicato ai contributi per le società sportive; 200.000 euro di ristori per le imprese danneggiate dai cantieri; 62.000 euro per ulteriori indagini geologiche da condurre al parco Cassarà.

Menzione aperta merita il capitolo di spesa, da 2 milioni di euro, relativo ai lavori di ristrutturazione dello stadio Renzo Barbera. Risorse necessarie a continuare quel percorso di restyling necessario a rendere la struttura compatibile con gli standard della FIGC e, soprattutto, con quelli della UEFA in vista dell’organizzazione di Euro 2032. Evento in cui la città di Palermo è ancora in corsa per avere un posto.  Ci sono poi progetti legati alla tutela del patrimonio artistico e alla realizzazione dell’asilo nido a Brancaccio da intitolare alla memoria di padre Pino Puglisi (2,2 milioni di euro). Intervento che era rimasto fuori dall’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Ci sono poi 13 milioni di euro da destinare agli aiuti per combattere la povertà assoluta e sostenere così le famiglie indigenti.

Opposizioni non presenziano in aula al voto

Il via libera è arrivato al termine di un duro dibattito d’aula. Mattatore della serata, come sempre accade sulle delibere a sfondo economico-finanziario, è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. Il presidente della commissione Bilancio ha spinto per una celere approvazione dell’atto, in contrasto con quanto richiesto dalle opposizioni. Le minoranze, al momento del voto, non erano presenti in aula per protesta. Le stesse forze politiche, in una nota, hanno attaccato il centrodestra parlando di “gestione clienterale dei fondi pubblici“.

Parole che arrivano alle modalità con le quali è stato approvato il sub-emendamento all’avanzo vincolato. “l’atto che muove quasi 5 milioni di euro di spesa corrente e destina oltre 65 milioni di euro di investimenti dall’avanzo, ci è stata trasmessa soltanto alle 19:10, dopo ripetute richieste. In queste condizioni era impossibile esercitare con rigore e coscienza il nostro ruolo di controllo e proposta“. E poi hanno ancora aggiunto: “Anche se ex post, abbiamo già attivato un’azione di attenta verifica sulla delibera approvata e valuteremo tutte le azioni possibili nelle sedi opportune. Resta oggi però la grave ferita istituzionale: una maggioranza che si conferma arrogante e chiusa al confronto e un Consiglio che viene privato della sua funzione di garanzia e di equilibrio. È un precedente pericoloso che non può passare indenne“.

Parole a cui ha replicato in aula il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. “Il confronto c’è stato, l’approfondimento anche. Non stiamo parlando di osservazioni all’atto, ma bensì si è fatto riferimento ad una proposta di modifica. L’atto è regolare. Tutto ciò che mancava è stato integrato. Sono dispiaciuto che le minoranze non siano presenti al voto. Ma la maggioranza non si è tirata indietro. Non ha avuto nè ipocrisia nè ignoranza. Appreso dell’errore, ha allineato la manovra. Non ci siamo negati al confronto. Lo dimostra la presenza di tutti gli uffici. Non volevamo arrivare a questo. Ma l’orologio gira. Il tempo è sempre meno. E a Palazzo delle Aquile figura una scritta ‘Pereunt et imputantur’. Di questo tempo dobbiamo rendere conto“.

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