“Lavoreremo per rafforzare le imprese e il ruolo della Sicilia in Europa”.
Si riparte da qui. L’evento “Una Visione Futura. Progetti, Impegno, Responsabilità”, che si è svolto la settimana scorsa a Palermo, ha visto l’elezione di Filippo Scivoli come presidente regionale e la riconferma di Piero Giglione come segretario, segnando così un nuovo capitolo per l’associazione che rappresenta le piccole e medie imprese siciliane.
Filippo Scivoli, imprenditore e presidente uscente della CNA di Enna, porta con sé una lunga esperienza nel mondo associativo e un impegno concreto a sostegno delle imprese del territorio.
Una elezione che rappresenta una continuità nella sua azione, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle PMI siciliane in un contesto economico sempre più complesso.
“La nostra missione è dare voce e sostegno concreto alle migliaia di piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia siciliana. Punteremo su tre assi fondamentali: semplificazione burocratica, accesso al credito e formazione. Vogliamo essere il ponte tra le imprese, le istituzioni e l’Europa, per cogliere tutte le opportunità dei fondi comunitari. La Sicilia ha un potenziale enorme che va liberato dalle pastoie burocratiche e sostenuto con strumenti moderni”.
Un’eredità importante, “sono fiducioso perché avrò una squadra importante al mio fianco, fatta di giovani, di donne e di esperienza, in rappresentanza delle nuove province, questo mi incoraggia molto. Noi conosciamo sempre qual è il valore delle imprese che rappresentiamo, oggi mi sento di continuare sotto questo punto di vista, voler essere per le nostre aziende un vero e proprio generatore di opportunità, puntando sulle peculiarità dei nostri territori“.
Obiettivi sicuramente ambiziosi. “Sappiamo anche che dobbiamo fare i conti con i problemi del momento, come la questione dello spopolamento delle aree interne che sta lasciando sgomenti un po’ tutti, sarebbe una vera e propria tragedia per la Sicilia, per chi vuole fare internazionalizzazione, quindi con la questione dei dazi, in questo momento ci troviamo fortemente penalizzati“.
“Il lavoro c’è da fare, ma noi siamo sempre sul pezzo“.
La priorità assoluta, l’innovazione digitale e la transizione ecologica, accompagnando le aziende in questo cambiamento epocale. “Lavoreremo per creare reti tra imprese e migliorare la competitività del sistema Sicilia, con particolare attenzione ai giovani imprenditori e all’artigianato di qualità“.
C’è grande entusiasmo, soprattutto in questo momento. “Abbiamo vissuto mesi di forte partecipazione: in soli due mesi abbiamo eletto 1.200 nuovi dirigenti, con tantissimi giovani e donne. È un segnale importante che la nostra organizzazione è viva, inclusiva e pronta a guardare al futuro“.
Oggi la Cna in Sicilia è molto più di una sigla associativa.
“E’ una vera e propria forza sociale“. Dialogo con le istituzioni, con le scuole, con i sindacati e le associazioni. “Siamo accanto alle imprese, ma anche dentro le comunità“. Portando proposte, ascoltando e costruendo ponti. “Il nostro obiettivo è chiaro: valorizzare chi lavora, produce e crea sviluppo“.
Inoltre, “gli eurodeputati siciliani hanno visitato le nostre imprese, ascoltato le criticità, visto le eccellenze. Da lì sono nate interrogazioni e proposte concrete a Bruxelles. È la dimostrazione che quando imprese e istituzioni dialogano, i risultati arrivano“. Da Bruxelles alla Regione Siciliana. “Con l’assessore Tamajo abbiamo collaborato sulla misura “Più Artigianato”, che ha dato respiro al settore. È un modello positivo: ascolto, confronto e interventi mirati. Ma serve continuità, serve tenere alta l’attenzione sulle micro e piccole imprese“.
È un momento di passaggio quello che si sta vivendo, “ma anche di rilancio. Non solo si eleggono nuovi organi, ma si rinnova un patto: quello tra Cna e la Sicilia che lavora. Vogliamo continuare a essere voce e alleato delle imprese, portando idee, soluzioni e partecipazione in ogni angolo dell’isola”.