SIAS2 – Sicilian Inner Areas Summer School è il racconto di un progetto pensato e realizzato al 100% da una generazione giovanile che, tramite un’iniziativa europea, ha valorizzato il patrimonio culturale delle aree interne della Sicilia attraverso l’impegno comunitario e la partecipazione attiva.
ilSicilia.it ha voluto raccontare con le voci dei protagonisti questo percorso che ha coinvolto quattro comuni siciliani – Palazzo Adriano, Isnello, Polizzi Generosa e Petralia Sottana – in una “summer school” iniziata il 26 agosto e terminata il 2 settembre 2024, e che ha accolto studenti e dottorandi per un’esperienza immersiva di ricerca e progettazione.
Durante gli otto giorni della summer school, venti giovani partecipanti under 30 si sono dedicati a importanti sfide progettuali riguardanti la cultura, il turismo, i servizi pubblici, e il decoro urbano dei territori coinvolti con l’obiettivo di contribuire concretamente alla valorizzazione delle comunità locali.
La prima fase nei territori si conclude con successo, ma il percorso continua
La Summer School SIAS2 – Sicilian Inner Areas Summer School, promossa da GiN APS e riconosciuta come iniziativa Urban Thinker Campus 9.0 nell’ambito del World Urban Campaign di UN-Habitat, ha concluso con successo la sua prima fase di attività nei territori siciliani.
L’evento, finanziato dal Corpo di Solidarietà Europeo nell’ambito della strategia Europa Solidale (Progetto N. 2024-1-IT03-ESC30-SOL-000228603), ha visto la partecipazione di 24 giovani progettisti e designer che, in 192 ore di lavoro, hanno sviluppato 16 progetti innovativi nei comuni di Palazzo Adriano, Isnello, Polizzi Generosa e Petralia Sottana.
Il team degli “under 30”
Il progetto, organizzato dai dottorandi Samuele Morvillo e Luisa Lombardo, coordinatrice del progetto, ha visto il coinvolgimento di un team di giovani promotori e facilitatori.
Tra i promotori, i dottorandi Adriana Calà e Fabrizio Giuffrè, e i responsabili dell’identità visiva del progetto, sviluppata dagli studenti di Design della Comunicazione Letizia Rosaria Cardinali, Roberto Ingargiola e Costanza Maria Pasta.
I facilitatori del progetto, Desirè Saladino e Alejandro Antonio Gana Núñez, hanno coordinato i vari team e attività progettuali.
Tra i partecipanti: Aiala Bastero Acha, Gaia Chiarenza, Matilde Di Girolamo, Simone Emanuele Ferlisi, Valeria Giacone, Silvio Ragona, Gabriele Lentini, Francesca Lombardo, Giovanni Scafidi, Sara Scicolone, Danil Michele Urso, Pietro Viola e Lorenzo Viviano.
Il comitato tecnico-scientifico è stato un pilastro fondamentale dell’iniziativa, fornendo supporto accademico di altissimo livello. Il comitato è composto da: Antista Armando, Barone Zaira, Contato Annalisa, Campisi Tiziana, Inzerillo Benedetto, Lino Barbara, Doloi Hemanta, Di Dio Salvatore, Saeli Manfredi, Colajanni Simona, Ronsivalle Daniele e Russo Dario.
Durante la Summer School, i partecipanti hanno affrontato sfide relative alla valorizzazione del patrimonio culturale, al miglioramento dei servizi locali e allo sviluppo di soluzioni innovative per le aree interne.
Le quattro hackathon organizzate in ciascun comune hanno visto la partecipazione attiva delle comunità e delle amministrazioni locali, contribuendo alla co-creazione di idee progettuali con i cittadini. Grazie al supporto delle amministrazioni e dei facilitatori locali, come l’Associazione Ingegni e Enrico Cerami a Polizzi Generosa, il progetto ha avuto un impatto significativo.
La conclusione della prima fase si è tenuta presso l’ex Convento dei Padri Riformati a Petralia Sottana, dove i partecipanti hanno presentato i risultati finali e le riflessioni emerse dai loro progetti. Alla presentazione hanno partecipato cittadini, amministratori locali e il comitato tecnico-scientifico dell’Università di Palermo.
Il racconto dell’esperienza
Samuele Morvillo, Presidente di GiN APS, ha dichiarato: “SIAS2 è stato un successo. Abbiamo già vinto soltanto andando nei luoghi delle nostre aree interne, dove 24 ragazze e ragazzi, ma soprattutto giovani professionisti, hanno vissuto non da turisti, ma da ospiti. Li hanno osservati, sognati e hanno proposto intuizioni condivise e co-progettate con chi questi luoghi li vive tutto l’anno. Siamo soddisfatti non solo per il livello scientifico raggiunto, ma soprattutto per il lato umano”.
“Questi giovani designer hanno visto come possono utilizzare la loro professione nei nostri territori, incontrando le difficoltà reali del mondo locale e trasformandole in opportunità attraverso il design thinking” ha aggiunto Samuele Morvillo.
“La Summer School SIAS2 rappresenta solo la prima fase di un percorso più ampio. Nei prossimi mesi, il progetto continuerà con eventi, conferenze presso l’Università degli Studi di Palermo e nuovi incontri con le comunità locali. Due pubblicazioni sono in fase di preparazione: una con la casa editrice Springer e un’altra con editori del settore” conclude Morvillo.
“Lavorare con i ragazzi del progetto SIAS2 è stata un’esperienza straordinaria. Si tratta di giovani under 30 che, grazie all’approccio “learning by doing” e a un metodo di apprendimento alla pari, hanno superato molte delle loro difficoltà iniziali e i gap formativi. Nel corso del progetto, ho avuto il privilegio di vedere questi ragazzi crescere professionalmente e personalmente, diventando figure chiave per lo sviluppo dei progetti nei comuni coinvolti”, dichiara la coordinatrice del progetto, Luisa Lombardo.
“L’approccio che abbiamo adottato – aggiunge Luisa Lombardo – non solo ha permesso loro di acquisire competenze pratiche e concrete, ma ha anche creato un ambiente collaborativo dove si sono sentiti valorizzati e supportati. Questi ragazzi non sono stati semplici partecipanti; sono diventati nuovi professionisti, capaci di affrontare sfide e proporre soluzioni innovative”.
“Il risultato tangibile del loro impegno si è visto anche in competizioni successive, dove hanno ottenuto il primo e il secondo posto in hackathon internazionali, vincendo premi in denaro che hanno rappresentato un ulteriore incentivo per il loro futuro lavorativo. Il valore umano di questi giovani e la loro determinazione sono stati il vero motore del successo del progetto. SIAS2 non si è limitato a formare professionisti, ma ha creato una nuova generazione di talenti pronti a fare la differenza nei territori in cui operano”, conclude la coordinatrice del progetto.
Un gruppo di partecipanti alla Sicilian Inner Areas Summer School ha partecipato e vinto l’hackaton del Progetto Europeo di CEIPES dal titolo “NewEcoSmart” – Codice: ESF-2022-SOC-INNOV portando a casa ben due premi.
🥇 “Agorà” di Valeria Giacone, Francesca Lombardo, Sara Scicolone e Pietro Viola (Primo Premio da 1.300€)
🥈”Nexus” di Gaia Chiarenza, Silvio Ragona, Riccardo Rigo e Lorenzo Viviano (Secondo Premio da 1.100€)
Il progetto e partner riconosciuto del World Urban Campaign (UN-Habitat), ha dimostrato come sia possibile in Sicilia attraverso il lavoro di promettenti “under 30” unire ricerca accademica, progettazione sul campo e sviluppo territoriale in un modello virtuoso di UniverCittà, che ha efficacemente messo in rete università e i comuni coinvolti.
I partner del progetto includono: Dipartimento di Architettura e Corso di Dottorato in Architettura, Arti e Pianificazione dell’Università di Palermo, University of Melbourne (Smart Villages Lab), AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, Rete RIFAI, Push, Gal Sicani, Gal Madonie, So.Svi.Ma, Farm Cultural Park, Delegazione FAI Palermo, AISA, Associazione Letz! e Progetto Terr@Terra.