L’allarme siccità riguarda tutta la Sicilia e la situazione di Messina rientra quindi in un quadro d estrema criticità. Ecco perché il sindaco Federico Basile, insieme alla presidente dell’Amam Loredana Bonasera questa mattina nell’annunciare la riduzione nell’erogazione idrica evidenziano come le decisioni prese sono figlie di una situazione uguale in ogni parte dell’isola.
Basti solo pensare che ad oggi rispetto al passato la disponibilità dell’acquedotto di Fiumefreddo si è ridotta del 60% (quindi più della metà). Riduzioni analoghe dall’acquedotto della Santissima (meno 50%) con disagi che il comune di Messina ha portato all’attenzione della cabina di regia regionale. Nei mesi scorsi, quando non si poteva immaginare quanto sarebbe accaduto, sono stati effettuati lavori a Fiumefreddo per potenziarlo ed in corso a Messina ci sono interventi lungo la rete nelle singole zone. Ma non basta.
“Abbiamo fatto tutto il possibile anche per ridurre le perdite lungo la rete ma il problema è generale, riguarda tutta la regione. L’acqua non è infinita è un bene prezioso, stiamo anche cercando di attivare pozzi a Briga, il secondo serbatoio di Montesanto è quasi pronto, ma nel frattempo dobbiamo ridurre la portata di erogazione idrica”.
Sul sito dell’Amam è stata pubblicata la tabella che indica zona per zona la fascia oraria durante la quale sarà erogata l’acqua e quindi sarà possibile anche riempire i serbatoi ed è evidente che se già le proteste e i disagi non mancacvano si va verso un peggioramento.
Amam e Comune chiedono di evitare allarmismi evidenziando come per fare solo un esempio il livello dell’acqua a Fiumefreddo si è ridotto negli ultimi due anni di un metro e mezzo.