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Lo studio

Sicilia prima regione del Sud per istituti culturali, a Taormina il focus sul “sistema cultura”

sabato 18 Ottobre 2025
Castello di Taormina

Si è svolta il 16 ottobre a Taormina la prima edizione del Forum Sistema Cultura Sicilia, la piattaforma promossa da TEHA Group, in collaborazione con il Parco Archeologico di Naxos Taormina e con l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, finalizzata a identificare, quantificare e valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico della Regione Siciliana nel contesto nazionale e Mediterraneo.

Un’iniziativa che ha avuto come obiettivo la ricostruzione del “Sistema Cultura” dell’Isola, inteso come insieme articolato di Istituzioni, luoghi, infrastrutture e attività che concorrono alla produzione, conservazione e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, e paesaggistico.

Attraverso analisi proprietarie, interviste a stakeholder istituzionali e dell’industria culturale, e una survey qualitativa rivolta ai giovani siciliani under 35, TEHA Group ha realizzato la prima fotografia conoscitiva integrata del patrimonio culturale esteso della Sicilia, misurandone il valore socio-economico e identificando i principali driver per la crescita futura.

Ciò che ne è venuto fuori è interessante. La Sicilia è la prima regione del Sud Italia e la settima in Italia per numero di istituti culturali, con 188 teatri e strutture artistiche, 139 musei e gallerie, 40 complessi monumentali e 32 parchi archeologici, oltre a sette siti e due beni immateriali Unesco.

L’Isola ha, inoltre, una biodiversità unica: quattro parchi regionali, sette aree marine protette e 75 riserve naturali, che ne fanno una delle regioni più ricche di patrimonio ambientale e paesaggistico dell’intero bacino del Mediterraneo.

Secondo lo studio, il sistema culturale siciliano genera un giro d’affari diretto, indiretto e indotto stimato in oltre 350 milioni di euro, con un moltiplicatore economico pari a 2,4: per ogni euro speso nel comparto culturale siciliano se ne attivano 1,4addizionali nell’economia. Il settore, inoltre, sostiene complessivamente oltre 14.000 occupati equivalenti a tempo pieno, a conferma del suo potenziale come motore di sviluppo e coesione sociale. Nonostante la crescita del +40,8% del valore aggiunto del comparto culturale siciliano nell’ultimo decennio, il contributo della cultura all’economia complessiva regionale resta ancora limitato (circa il 3,7% del totale), segnalando ampi margini di miglioramento.

Tra le criticità emerse la fruizione ancora disomogenea del patrimonio: solo 6 Comuni mostrano una chiara vocazione culturale e paesaggistica, mentre la maggior parte dei flussi turistici resta concentrata nei mesi estivi e nelle aree costiere. La densità di strutture ricettive (0,3 per km²) è inferiore alla media nazionale e la rete infrastrutturale continua a rappresentare un ostacolo concreto alla mobilità interna. Dal punto di vista della gestione, permane una prevalenza del paradigma della conservazione su quello della valorizzazione. Solo lo 0,3% della spesa pubblica regionale è destinato ai beni culturali, nonostante una crescita del +150% dal 2016 al 2023. Complessivamente, la Sicilia si colloca al 4° posto per introiti derivanti dalla vendita di biglietti, ma con un forte distacco dalle prime posizioni. Lo stesso risultato si ottiene tenendo in considerazione l’introito medio per struttura. Il potenziale inespresso del patrimonio culturale è riassunto anche dalle strutture in disuso, per cui la Sicilia si posiziona nel 1° posto in Italia. Sul piano sociale, la partecipazione culturale è la più bassa d’Italia: solo il 24% dei cittadini partecipa ad attività culturali con quasi l’80% dei giovani under 35 che non ha preso parte ad alcun evento nell’ultimo anno.

La cultura è un elemento identitario. Ciascuno di noi si presenta al mondo con il proprio bagaglio di storia, tradizioni, dialetti, cibo. La cultura, ci definisce e ci arricchisce. In questo senso, coincide con i nostri territori e le nostre comunità e, conseguentemente, dovrebbe evolvere insieme ai nostri territori e alle nostre comunità. Il Position Paper presenta, con grande semplicità, una parte dell’enorme patrimonio culturale (materiale e immateriale) della Sicilia, per creare consapevolezza, a tutti i livelli della società. Ne quantifica il valore, affinché sia chiaro che dibattere sulla cultura significa confrontarsi sull’economia e su come immaginiamo i luoghi in cui viviamo. Traccia alcune sfide per il futuro di questo comparto e invita gli imprenditori a partecipare e a non essere indifferenti di fronte alla sfida della valorizzazione del patrimonio culturale esteso”. Così Cetti Lauteta, partner e responsabile della Practice Scenario Sud, TEHA Group.

A proposito di cultura e bellezza, patrimonio culturale e storico, spicca tra gli importanti siti il Castello di Taormina.

Conosciuto anche come Castello Arabo-Normanno, Castello Saraceno o Castello di Monte Tauro, si erge maestoso a 397 metri di altezza, regalando un panorama unico a 360 gradi. Da qui lo sguardo abbraccia lo Stretto di Messina, il versante ionico, la valle dell’Alcantara, le pendici dell’Etna e, verso ovest, la città di Catania e i Monti Peloritani. Proprio per la sua posizione privilegiata è soprannominato anche “il Castello dei Quattro Panorami”.

Si raggiunge percorrendo una suggestiva scalinata panoramica scavata nella roccia che parte dalla chiesetta della Madonna della Rocca. La struttura, dalla caratteristica forma trapezoidale, conserva ancora le alte mura perimetrali, una torre di vedetta, una cisterna per l’acqua piovana, un corridoio sotterraneo utilizzato per le scorte e due grotte visitabili. Una scenografica scalinata a ventaglio conduce al mastio, la parte più alta del Castello.

La visita permette di esplorare questi affascinanti spazi e di scoprire la storia e l’architettura del sito grazie a strumenti innovativi. Con il biglietto d’ingresso, al costo di 10 euro per una visita di circa 50 minuti, i visitatori ricevono:
• Un’audioguida digitale, fruibile direttamente dal proprio smartphone, collegata ai pannelli presenti nel percorso.
• Una mappa digitale interattiva, disponibile in più lingue, con 21 punti di interesse.
Il Castello è aperto tutti i giorni, nella stagione estiva, dalle 10:00 alle 20:00. In altri periodi dell’anno gli orari possono variare.
È possibile acquistare il biglietto direttamente in biglietteria o online al seguente link: www.castelloditaormina.it/biglietto-online/
Inoltre, il Castello di Taormina è disponibile tutto l’anno come location unica per eventi privati, matrimoni, iniziative aziendali, servizi fotografici e cerimonie istituzionali.

Visita il sito www.castelloditaormina.it oppure scrivi per maggiori informazioni a: info@castelloditaormina.it

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