Un importante punto di partenza, quello del G7 dell’agricoltura che ha scelto Siracusa protagonista dal 26 al 28 settembre al castello Maniace, si appresta ad essere un momento di riflessione e una tappa fondamentale per fare un resoconto di quelli che sono stati mesi avversi per la Sicilia.
Terra di agricoltura, grano e vino, quest’anno si trova ad essere una delle tappe più delicate di incontri ministeriali. “Dal G7 in Sicilia alle misure straordinarie che stiamo predisponendo per il Mezzogiorno. Alle chiacchiere rispondiamo con i fatti“. Così aveva esordito il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida in un videomessaggio su Facebook, mettendo a tacere le polemiche post-gaffe sulla siccità in Sicilia.
Proprio il ministro per il G7 Agricoltura ha scelto la Sicilia, in particolare l’isola di Ortigia all’interno della città di Siracusa, dove si incontrano mare, produzione agricole, storia, tradizione e qualità. “La Sicilia per me era il luogo ideale“, il simbolo dell’Agricoltura e della pesca italiana, il primo G7 con la pesca inclusa nell’agenda politica.
Dopo la “strumentalizzazione“, così definita da Lollobrigida di un lapsus che ha sconvolto politica e non, “si continua a lavorare nonostante le chiacchiere“. Saranno stanziati fondi straordinari per allevatori e agricoltori siciliani con un notevole aumento delle quote del tonno per i pescatori delle marinerie locali.
Il ministro dell’Agricoltura si è recato a Pachino dove ha incontrato un gruppo di agricoltori locali in una sala gremita accompagnato da Luca Cannata deputato nazionale di Fratelli d’Italia e dal candidato sindaco Sebastiano Fortunato presidente dell’Igp Pachino. “La Sicilia è una regione straordinariamente ricca di potenzialità. Abbiamo scelto proprio questa terra, e in particolare l’Isola di Ortigia a Siracusa, per presentare al G7 dell’Agricoltura, ai grandi del mondo, ma anche alle nazioni più deboli dell’Africa, il sistema agroalimentare italiano”. Un incontro grandemente accolto, una risposta significativa quella dei siciliani che ha messo a tacere ogni sorta di “polemica inventate da qualcuno“.
Lo stesso deputato siracusano Luca Cannata non a nascosto l’obiettivo dell’evento: “Vogliamo valorizzare le nostre eccellenze e la qualità dei nostri prodotti. Con il ministro vogliamo che il G7 non duri solo tre giorni, ma realizzare un’Expo dell’agricoltura che coinvolga tutta l’isola di Ortigia. Tutte le piazza saranno allestite per dare la possibilità di vedere come si coniugano innovazione, agricoltura e tradizione“. La condivisione di una visione per il futuro e per cercare di eliminare tutte le criticità dell’Isola, mettendo al centro la tutela dell’agricoltura e dell’agricoltore come persona capace di tutelare l’ambiente e produrre qualità.
In città si riuniranno i rappresentanti di Italia, Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito. Punti fondamentali come il contrasto dei falsi prodotti italiani, cibo di qualità, stop ai cibi coltivati e difesa delle indicazioni geografiche saranno protagonisti dell’evento.
Il ministro che ha parlato delle misure messe in campo dal governo in questo anno e mezzo per l’agricoltura e la pesca si è poi soffermato sulla importante scelta di prolungare l’evento a dieci giorni, “in cui il miglior sistema italiano, con le sue grandi potenzialità, sarà il simbolo dell’agricoltura, dello sviluppo e della difesa della qualità che rende i nostri prodotti di grande valore. Avremo la possibilità di vedere le migliori tecnologie italiane e arriveranno da tutte le parti del mondo, sia turisti che espositori internazionali. Questo porterà ovviamente un beneficio anche ai prodotti, perché il valore fa crescere la qualità”.