Processo per stalking a Catania, contro le statistiche del caso, è una donna imputata di atti persecutori nei confronti di un uomo, suo marito dal quale era legalmente separata.
L’istruttoria dibattimentale comincerà il 21 dicembre davanti alla seconda sezione penale del Tribunale monocratico di Catania, presieduto Carla Aurora Valenti.
In aula ci sarà il marito pronto a deporre come parte lesa, l’uomo è anche uno dei testimoni della lista dell’accusa.
A chiedere il rinvio a giudizio della donna erano state il procuratore aggiunto Marisa Scavo e il sostituto Laura Garufi, e il Gup Pietro Currò aveva disposto il processo per atti persecutori con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni del coniuge legalmente separato.
All’imputata è contestato, tra l’altro, di aver inoltrato numerosissime telefonate all’ex coniuge, anche in orario notturno, e vari sms contenenti ingiurie e minacce come: “tu nonmeriti di vivere”, “ti ammazzo”, “figlio di…”, procurandogli un perdurante stato di ansia. In un’occasione la donna, vedendo
transitare in macchina l’ex marito, avrebbe messo la propria autovettura di traverso per impedirgli la marcia per poi insultarlo e minacciarlo ancora una volta.
L’uomo è assistito dall’avvocato Fabio Cantarella del foro di Catania, legale che da tempo offre la propria assistenza in favore di un’associazione antistalking riservata all’universo femminile. Nelle ipotesi di stalking aggravato, la querela non è rimettibile e quindi l’ex coniuge marito, pur ripensandoci, eventualmente non potrebbe ritirarla.