Revocato il provvedimento comunale per i lavori di largo Pasqualino. A quanto pare le perplessità anticipate da ilSicilia.it hanno avuto un riscontro attraverso un documento firmato dal Capo Area Tecnica della Riqualificazione Urbana delle Infrastrutture Nicola Di Bartolomeo. Qualche giorno fa i consiglieri comunali Fabrizio Ferrandelli (+Europa) e Giulia Argiroffi (IoOso) hanno effettuato i sopralluoghi nel cantiere edile che stava svolgendo gli scavi per destinare gli immobili a box auto sotto il grattacielo di piazzale Ungheria 73. La rampa carrabile per l’ingresso ai garage doveva essere creata proprio da largo Pasqualino. Questa collegherà i locali sotterranei dello stabile per l’accesso alle auto.
“Dato atto che lo scrivente Ufficio, richiesto dal Corpo di Polizia Municipale, ha effettuato sopralluogo congiunto dl quale è emersa, con riferimento ai lavori già effettuati, una difformità tra i grafici allegati al PDC ed ai lavori realizzati. I pali posti a contenimento del terrenolaterale alla costruenda rampa di accesso (al piano cantinato) risultano, infatti, realizzati in area esterne ai confini indicati nei grafici di progetto stesso e, qundi, fuori dal limite della proprietà come dichiara la ditta in fase progettuale e dunque su proprietà aliena“. Si legge nell’ordinanza comunale.
Afferma il consigliere Fabrizio Ferrandelli: “La sospensione dei lavori sotto il grattacielo Ina appena notificata d’ala polizia municipale in cantiere – ha dichiarato il Consigliere Ferrandelli – è una grande conquista di coloro che si sono battuti per affermare i diritti, per accertare la procedura e garantire la legalità. Evidentemente le perplessità evidenziate durante la mia ispezione hanno trovato riscontri. Non posso non esprimere grande apprezzamento – continua Fabrizio Ferrandelli –, per la sensibilità e serietà dimostrata dall’Assessore Maria Prestigiacomo e dal Capo Area Di Bartolomeo. Tireranno un sospiro di sollievo anche gli inquilini del Grattacielo Ina, che in questi giorni hanno vissuto momenti di grande tensione e preoccupazione. E’ evidente che qualcuno, forse anche delle Istituzioni, si è reso palesemente garante di tale operazione poco chiara che ha rischiato di danneggiare parte del tessuto cittadino e del tanto discusso “salotto di Palermo”. Mi auguro che chi ha commesso il danno voglia ora ripristinare la status quo ante, così come mi auguro che l’Amministrazione comunale voglia prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti di chi ha causato questa assurda vicenda“.
Afferma Giulia Argiroffi: “I dubbi rappresentati hanno trovato conferma nel riesame degli uffici e hanno permesso di evitare che si perpetrasse nell’errore. Sono molto soddisfatta e ritengo questa sospensione, a cui probabilmente seguirà la revoca del permesso, un passaggio storico che per la prima volta forse nella storia di questa città ha portato ad anteporre a tutto il bene comune“.
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