“Della mia famiglia sono morti in otto, tutta la mia famiglia è morta. Ero a casa tranquillamente, quella sera. Poi è scoppiato tutto e io sono caduta fra le macerie, sono venuti i pompieri ad aiutare me e mia cognata”.
Lo ha detto fra le lacrime Rosa Carmina, una delle due sopravvissute della strage di via Trilussa a Ravanusa, dopo la scopertura della targa dedicata ad alcune vittime Selene, Samuele e Giuseppe Carmina.
“Veniva a lavorare nella strada un’impresa di San Cataldo (Cl) e gli operai ci dicevano che eravamo in pericolo – ha spiegato Rosa Carmina -, ma noi non capivamo e non abbiamo approfondito“. “E’ importante e toccante questa manifestazione perché ci sta facendo rivivere il tragico momento che abbiamo vissuto”, ha detto l’altra sopravvissuta: Giuseppa Montana – . “Oggi è una giornata bella e triste allo stesso tempo – ha detto, invece, il parroco don Davide Burgio – . Celebrare la memoria in tempo di Pasqua e di resurrezione ci invita a sperare che la morte sia solo un momento di passaggio”.