La Fisascat Cisl chiede ai candidati a sindaco delle Comunali 2018 a Taormina di sottoscrivere un “patto nel quale impegnarsi pubblicamente a non rilasciare, in caso di affermazione alle urne, nuove concessioni alle attività in assenza di tutela contrattuale per i lavoratori del comparto turismo ed in particolare per i tanti lavoratori stagionali”.
La richiesta arriva in una nota a firma del segretario regionale aggiunto, Pancrazio Di Leo, e del segretario generale della Fisascat Cisl di Messina, Salvatore D’Agostino, che invitano i pretendenti alla sindacatura ad “assumere un impegno con la città, a garanzia dei lavoratori con una relativa clausola di salvaguardia“.
“Chiederemo – si legge in una nota del sindacato – l’adesione da parte dei candidati a sindaco, con relativa firma, ad un patto nel quale si convenga sulla necessità che le autorizzazioni pubbliche rilasciate dal Comune alle aziende del terziario, del settore turismo e servizi, debbano essere in termini ineludibili vincolate all’applicazione integrale del Ccnl nazionale (contratti collettivi nazionali di lavoro) e degli accordi integrativi di secondo livello sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative”.
La Fisascat Cisl ha anche comunicato che inoltrerà formale richiesta alla Quarta Commissione Consiliare affinché tale “clausola di salvaguardia per i lavoratori, venga inserita nella bozza del nuovo regolamento sui suoli pubblici” (iter per altro arenatosi a Palazzo dei Giurati ormai da tempo e rimasto incompiuto).
“Nello specifico – continua il documento – chiederemo un impegno a salvaguardia dei livelli occupazionali, affinché si eviti il ripetersi di situazioni come quelle di alcuni storici alberghi che hanno trasformato la loro attività da annuale a stagionale, mentre invece in città da più parti si chiede un ulteriore sviluppo delle politiche per il turismo e che possa concretizzarsi un allungamento della stagione turistica”.
Secondo il sindacato “una eloquente vicenda è quella in atto sul San Domenico, al cui proposito i lavoratori licenziati, mentre il Comune di Taormina non decide se autorizzare o no i lavoratori, e con i lavori che quindi non partono, sono rimasti senza un impiego e hanno anche terminato il sussidio della Naspi (l’indennità di disoccupazione)”.
Viene ribadito l’invito al Comune di Taormina “ad attivarsi e prendere posizione affinché si possa risolvere al più presto la vicenda di stallo totale e di assoluta incertezza in atto sul futuro del San Domenico Palace“.