Ad alternarsi nel corso delle recite due cast che vedono Martina Pasinotti e Yuriko Nishihara, tersicoree del Corpo di ballo del Teatro Massimo nel ruolo di Giselle. Albrecht vede alternarsi Alessandro Casà e Alessandro Cascioli. E nei ruoli principali: Francesca Davoli e Francesca Bellone (Myrtha), Diego Millesimo e Diego Mulone (Hilarion), Simona Filippone (Berthe, madre di Giselle), Marcello Carini (Wilfred, amico di Albrecht), Annalisa Bardo (Bathilde, fidanzata di Albrecht), Vincenzo Carpino (Duc de Courlandes), Giulia Neri e Valentina Chiulli e Michele Morelli e Giovanni Traetto (Pas de deux dei contadini). Romina Leone e Annalisa Bardo (Prima Villi), Sabrina Montanaro e Debora Di Giovanni (Seconda Villi). Alessandra Bernier, Michaela Colino, Erika Melcarne, Jessica Tranchina (Amiche).
“Sono veramente felice di avere raggiunto questo traguardo con il Corpo di ballo del Teatro Massimo – dice il direttore Jean-Sébastien Colau – è un sogno realizzato. Abbiamo cercato di dare nuova vita a Giselle, rendendola ancora più vicina alle sensibilità contemporanee, senza tradire la sua anima classica. La coreografia è un banco di prova che richiede grandi capacità tecniche e drammaturgiche che il Corpo di ballo del Teatro Massimo ha dimostrato di possedere. Ne sono particolarmente orgoglioso”.
Giselle è l’intramontabile balletto classico, amatissimo dal pubblico che rievoca il mito germanico delle Villi: spiriti notturni ed eterei di ragazze morte per amore. Come la giovane protagonista Giselle che, innamorata del nobile Albrecht, già promesso sposo di Bathilde, si trasforma in uno spirito che abita la foresta. Accolta dalle Villi, guidate da Myrtha, la loro spietata regina, Giselle entra in un mondo dove la danza è il linguaggio dell’anima. Sconvolto, Albrecht insegue il fantasma di Giselle, di cui si è innamorato, rischiando la vita. Le ballerine, con la loro presenza aerea, lo sfidano con danze vorticose, condannandolo a ballare sino allo sfinimento e causandone quasi la morte. Ma Giselle salverà Albrecht dalla danza mortale che lo aspetta, tenendolo vicino alla croce della sua pietra tombale e proteggendolo fino al sorgere del sole, momento in cui lei e le Villi svaniranno nel buio.